immeritevole….

immeritevole….

Andrea mi ha salvato le penne. E’ andato a cantare da solo, col gruppo della scuola, con una prova e una ripassata del pezzo con me al piano. Praticamente un saltone nel buio (soprattutto se si considera come suono io al piano….).

Ma se non andava lui, non riuscivo a combinare. E quella sera avevo un altro concerto altrove (pure io senza prove, ma io sono la prof, io può…). E Andrea s’è buttato, col suo insanabile ottimismo e la battuta sempre pronta, è salito sul palco senza temere una figuraccia infame, che a 36 anni mettersi in gioco non è mai troppo facile.

Scambio di sms.

"dunque?"

"benissimo. alla fine mi sono inventato il testo, come mi hai detto te, i ragazzi m’han seguito, insomma…un casino, ma un successone"

"bravissimo andre!! mito! e ancora grazie…senza di te non se ne veniva fuori….bravissimo"

"tutto merito della mia insegnante".

 

E mi è scesa una dolce lacrimuccia.

 


 

Questo parlava, parlava. Lo vedevi tanto preso, nel raccontarmi dei due argomenti principali della sua vita, probabilmente i discorsi meno interessanti ch’io possa immaginare: l’arte bizantina dell’universitario-matricola (che riprende gli studi a 45 anni, rendo l’idea?) e la sua separazione (già, perchè non ne ho abbastanza della mia).

E mentre lui mi parlava delle corna che gli aveva messo quella santa donna, io guardavo fuori dal motoscafo, sparendo coi pensieri chissadove, mentre facevo si-no-ohdavvero-ehcapita-capisco con la testa…ovvero, come farmi decidere di stringerti la mano a fine serata con un bel "grazie, le faremo sapere".

Siam passati a Rialto, sotto il tuo ufficio. Mi sembri ancora dannatamente, dannatamente reale. Ogni tanto mi sembra di vederti, in giro. Mi faccio pure il film del "e se…e forse…se avessi detto…e fatto…era lui quello…." che poi non hanno un cazzo di senso. Lo sapevo, l’ho sempre saputo che sembravamo destinati,  e che io (e che tu) abbiamo deciso diversamente.. Resterò tutta la vita con la certezza d’esser fuori dalla tua vita, e di non poter piangere nemmeno la tua morte. E questo, fattelo dire, mi fa girare i coglioni.

Sul tel che ho dato a Leti c’erano ancora i tuoi messaggi, le solite frecciate, il solito volermi vedere quando io non avevo tempo. Potevi dirmelo, che non c’era tempo.

Mi sa che oggi passo "da te" e te ne dico quattro. Ora, che non mi rispondi più.

4 pensieri riguardo “immeritevole….

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