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Dal lato palco lo guardavo, il popolo del capodanno.
Tiratissimi, a nascondere ognuno malamente la professione. La parrucchiera con le estention, il meccanico in libera uscita con il nodo della cravatta largo 27 cm e la base larga più corta di quella stretta, la moglie casalinga-frustrata con lo stivale con stiletto e pantaloncino corto (aberrante), la pensionata con la compagnia del menopausa-express con completino di paillettes rosse e oro (appesa al soffitto dalla mezzanotte, a cura della direzione, in sostituzione della palla a specchi multicolor), le ragazzine quattordicenni con ipod alle orecchie e telefonino in mano (a mandar tvttb al morosetto, che stanzierà a pomiciare in altro loco con svedesine in gita scolastica), per non dimenticare le coppiette chic-to-chic, che quest’anno va così, il prossimo una starà ad allattare guardando bonolis mentre lui sul divano, dieci chili in più, piedi con pantofole spellate sul tavolino (nel particolare vediamo l’imbottitura gialla che esce dal tessuto in velluto a coste…), capello da moicano e serata rutto-libero, russerà sul divano dalle 21.05 ca. al mattino di capodanno, giusto in tempo per batter le mani con la marcia Radetzky.
A mezzanotte, ne abbiam scritto tutti, arrivano i messaggini. E parliamone. Si, parliamone. Ma dico: a mezzanotte NON STAI a scrivere sms ai colleghi, diamine! Devi startene lì, cappellino e trombetta, trenino e "BRIGITTE BARDOT, BARDOT…" tastando i fianchi generosi di tua cognata, che ci pensi sempre ma con mezzo litro di bianco, due di rosso e tre calici di prosecco è diventata ancor più una gran topa. Altro che.
Alla fine del trenino, e solo un musicista lo sa, bisogna dargli la botta di vita. Si va giù di discooo, e se-sbagli-un-pezzo-rischi/ne-sbagli-due-è-finita. Devono rimanere in pista, assssolutamente. A costo di andare di menajto, tic-tac e macarena. Giù bombe, fino all’una e mezzo-due. Poi la pista, che tu ti opponga o meno, si sfollerà. Tutti sul tavolino, a finire panettoni con la crema zabaione (che invano i camerieri t’han portato a mezzanotte), e lì pronti di lenti alla tempo delle mele. Coppie che si dondolano abbracciate da un lato, e dall’altro stuoli di donne separate a disegnare cuoricini col coltello sulle briciole di pane della tovaglia. Gli uomini separati? …sono a contendersi le svedesine con i morosetti delle figlie, all’altra festa. I mariti (quelli ancora in carica) son spariti in guardaroba con la cognata (la topa, ndr.).
Ed è ovvio, che i pensieri profondi saltino fuori ora. E i propositi, e le depressioni incipienti. E quello, quello lì è il momento in cui arrivano gli sms. Quelli degli ex. Quelli del "ti amo ancora, non ti dimenticherò mai, ho capito ora che senza di te.." e blablabla. Che se non fossi siffatta donna, ci cadrei con tutte le scarpe. Arrivano verso le due e mezzo, tre di notte. In questi orari, non credetegli MAI, a prescindere.
Il giorno dopo, nella maratona tra il "libiaaaamo" della fenice (e ne approfitto per salutare tutti gli amici che ci lavorano…) e il bel danubio blu dei wiener (e salutiamo zubin metha e l’indimenticata pepi franzelin), arrivano quelli dei bravi ragazzi, quelli che aspettano i tortellini in brodo e lo zampone con lenticchie a casa di mamma. Ecco, quelli li, se vi mandano l’sms "ti amo ancora, non ti dimenticherò mai, ho capito ora che senza di te.." di cui sopra, sono abbastanza credibili. Single, benestanti, lavorano solitamente (indovina indovina…) al catasto. Ma di solito, sono brutti a livelli inenarrabili, che manco vostra cognata (la topa, sempre lei), in crisi ninfomatica acuta, se li ingropperebbe.
Segue capodanno sul divano, a zappingare mentre la nausea da eccessi d’alcool-eccessi culinari-eccessi di seghe (mentali) arriva agli apici storici. E oserei dire pure stoici.
In conclusione: è stato un capodanno di merda, okay. Ma almeno a me, per vedervi depressi dal palco, mi han pagato il cachet.
(la titolare non possiede il numero di telefono ne’ della cognata ne’ delle svedesi, non insistete).
14 pensieri riguardo “nessun titolo”
io mi son divertito un casino…
ed ho pure lavorato fino ad un certo punto.
per evitare sono stato con i miei amori.
io ero in cucina… a scaldar le lenticchie! Ma poi ce le siamo pappate con salamini e cotechino! E poi c’era Frankensterin Jr in tivvù e il nostro amico politico non ha fatto il discorso di capodanno e l’amica gnocca (ma bruna) non ha cuccato nessuno e poi erano le 4 e li abbiamo mandati a casa ancora con le dita sporche di cioccolata e crema al mascarpone… e poi niente. Era già il due. Ma senza depressioni. Solo sonno e postumi alcoolici. Ma l’anno prossimo, ah, l’anno prossimo…
Chissà perchè mi rivedo nelle coppie chic-to-chic, con maritonzo già addormentato e pupo da allattare!!!
Ti odio quando ci azzecchi!
Spetta l’anno prossimo col pupo dai nonni… materni ovviamente eprchè mia suocera dice sempre “a me, basta che mi facciate andare a dormire…” come dire: il pupo lasciatemelo quando devo mostrarlo nella vetrina dei più belli quando c’è gente a guardare, le altre volte tenetevelo che a em nons erve! Epperfortuna non serve manco lei!!!
Ecco perchè io resto rigorosamente a casa il capodanno. Condivido le mie sventure con figli, padre, madre e sorelle isteriche. Almeno non devo fingere di divertirmi.
ahaha…interessante descrizione del capodanno..L’altra faccia della medaglia, quella che tutti conoscono bene ma continuano a voler ignorare! Fortunatamente sei stata pagata! 😉
flauta, lei è una gran psicologa, sa? forse è la musica che aiuta … 🙂
…aiuta a far che, caporale!!! Ma via, via… che la cognata…
@crioch, perchè pagare per andare al veglione, se puoi esser pagata per stare sul loggione a cantartela?
@mata, direi che il capodanno “con i tuoi” è quasi più triste di questo..
@sandyna….eheh.,..non pensavo a te, ma certamente…ci azzecco sempre…
Che triste descrizione. Chissà perchè devi dare un’immagine così deprimente del capodanno… In generale il tuo blog saltano fuori spesso post in cui devi distruggere le altrui fortune. Forse perchè tu lo passi con uno stato d’animo da schifo non è detto lo stesso degli altri. Io ho passato un capodanno sereno… senza eccessi alcolici, senza provarci con la cognata o la svedese, senza andare in giro, ma a casa con la donna della mia vita a brindare al primo di molti splendidi anni assieme. A chiamare solo gli intimissimi a mezzanotte per augurare buon anno.
zerocold
zero, perdonami ma non ho avuto affatto uno stato d’animo “schifoso”. Anzi. Mi son divertita (e ne ho fatto nota) come non avrei potuto in altro modo.
Ti auguro di passare altri capodanni sereni, senza svedesi e senza ubriacarti, con la donna della tua vita.
E possibilmente anche di sorridere ogni tanto, magari inizieresti a capire i miei post, finalmente…
mizzega : da quella notte l’erba del vicino della nostra amica non è più così verde!!!
è un fatto che non reggo più l’alcol come un tempo!!
se fosse vero che una cosa fatta l’ultimo si fa poi tutto l’anno… prevedo un anno vomitevole, bleah!
Io l’abolirei, il Capodanno.
Si passa all’anno dopo e stop.
Si risparmia pure.
(Poi me le dici a voce delle cose carine, o no?).
Daniele
@bevi, il casino dell’alcool è che troppo non rende lucido, mentre un leggero appannamento è indicato beneficamente.
@macca cose carine? decidiamo una data e come al solito SOLO LEI non può??!!
Io avevo la febbre…devo ancora brindarci al nuovo anno (sticazzi quanto tempo ho sino al 2008?), che tristezza che a me i veglioni piacciono tanto a parte per la tombola!