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Quando Mauro mi chiamò, ero sconsolata passeggiando tra vetrine piene di cose che non potevo permettermi. Avevo addosso il macigno da pochi mesi, gli occhi stralunati, e nessuna voglia di rialzarmi in piedi. Fresca di un incidente stradale in cui ero uscita per miracolo, che aveva lasciato in me un segnale d’allarme, stavo predendo il controllo della mia vita.

Mauro voleva lo sostituissi, lui aveva un’altra scuola e il vincolo di non poter più insegnare in accademia, vincolo idiota a parer mio. Si trattava di far spazio tra le altre mie scuole, ed entrare in un iter nuovo. Anche se davvero, di insegnare non avevo più la forza, in quel momento.

Quello stabile enorme, in pieno centro, (nella foto, il suo porticato..io insegno giusto qui sopra) dai muri trasudava arte e musica, e un vissuto di tante storie, tanti gruppi, tante persone, tante note. Un palazzo che sta a contorno della piazza centrale, a fianco al municipio, di una delle cittadine più legate al Piave e alle sue vicende, fulcro di un pezzetto di storia, popolata da una strana e bigotta borghesia e da una moltitudine di extracomunitari poco raccomandabili.

Non so fare il conto di quanti allievi, quanti saggi, quante prove e quante risate e lacrime, lì dentro. Quest’anno, in concomitanza col mio trasferimento, ho deciso di scegliere una delle tre scuole, non senza rimorsi per "abbandonare" le mie flautine e il lavoro di anni su di loro, e raddoppiare gli sforzi e le ore solo in quella a me più vicina, e più comoda. E come volevasi dimostrare, ieri sera mi annunciano che, benchè scuola storica, benchè 300 allievi anche quest’anno, benchè sia una officina di giovani artisti con uno staff di docenti di gran grinta e personalità (nel quale mi ci metto anch’io, diamine), ci mettono in strada. Lo stabile è "inagibile". O forse, la scuola dell’ex sindaco non ingrana, e bisogna buttar giù quella nostra.

Abbiamo fissato un’assemblea con tutti gli allievi, sensibilizzando il sindaco da un lato, e prendendo atto che invece il resto dell’amministrazione comunale non vede l’ora di metter mano su quel palazzo. E chissene dei 300 ragazzi che studiano musica lì dentro. Fantastico.

Scontrarmi ancora una volta con l’ignoranza pura della gente, che ha sempre fondi pronti per una piscina o una palestra, senza pensare che c’è uno sport chiamato "musica" che allena l’anima, e se ne sbatte altamente se è addirittura convenzionata con il Conservatorio, e che in pochi anni abbiamo messo in piedi anche questi corsi di musica moderna, con tanti adolescenti che non stanno a spaccar vetrine ma a suonare una chitarra, un basso, un piano.

La scorsa estate li avevo accompagnati io, a suonare per una manifestazione jazz, e mi chiamavano in continuazione, chiedevano di far prove in qualsiasi momento, correndo da scuola, portandosi la batteria in spalla, scrivendosi gli accordi sugli scontrini del bar, mettendo Coltrane e Pastorius nell’Ipod, accanto a Vasco e i Greenday. I miei cantanti son già più adulti, ma riuscivano a interagire tutti insieme come non si vede nemmeno tra professionisti.

Sono orgogliosa dei "miei" ragazzi. E mi piange il cuore.

Scusate lo sfogo. Nemmeno troppo poetico, ne convengo. Ma mi sento impotente.


Vi segnalo anche questo, stasera (venerdì 9 marzo)  suono a Radio Sherwood, con l’amico Max che mi ha invitata come Special Guest. Dalle ventuno, siamo anche in diretta streaming su web. Se avete voglia di sentir sta flauta.

ven.9 Marzo h.21 Sherwood Radio vicolo Pontecorvo Padova  

IT 

Dear Hip Hop Headz n  Musicheadz,
siete tutti invitati ven. h.21 al live di Venerdì 9 marzo 2007
"Hip Hop meets Funk n Jazz Beyond the barrier of Sound"
Liveshow del progetto THE BEAT HOP "Hip Hop meets Funk n Jazz Beyond the barrier of Sound" dall’idea di Max Mbassadò, Master of Ceremony di origine Californiana feat. Playboy (Human Beat Box), Otello Savoia Acoustic Bass + special guest Anna The Flute (Flute).
Open Live anche in diretta radio 97.8 Fm PD etc.
Il tutto presso i locali di Sherwood Radio vic. Ponte Corvo n1 PD (zona Pontecorvo/Santo). Ingresso gratuito!!!!!!!

Inoltre in live streaming radio http://www.sherwood.it/Hip-Hop-meets-Jazz-n-Funk
www.sherwood.it

infoline 3474761021

14 pensieri riguardo “nessun titolo

  1. non c’è limite all’ottusità specie se pilotata dai schei

    stasera magari passo per la foresta

    anche Savoia muy bravo!

  2. dai bevi, ti aspetto. per ‘na volta che suono a casa tua… e magari stavolta non piove…

    .@search. io ne ho due balle di combattere infatti…

  3. Ciao, oggi non ho niente da dire mi hanno ricacciato un pò le parole dentro… non pensavo che tra i blogger esistessero regole come quelle di non poter discorrere di temi “sacri” altrimenti subito alla “gola”…

    e mica uno alla volta no… in comitiva poi che la “mattanza” è meglio…

    comunque mi domando una cosa stupida (sarò stupido evidentemente) ma come si fà a togliere “posticini” che curano lo spirito e rendono le persone più umane e sensibili? ma certo che si può questi sono sprechi… vuoi mettere… i ponti mai finiti… gli edifici vuoti… gli acquedotti vuoti… gli ospedali vuoti… quelli servono … tutto il resto è uno spreco

    .:.

  4. Credo infinitamente nel usare la musica per abbattere i cosidetti “MURI”, quindi, finchè le energie verranno unite sia materialmente ma sopratutto psicologicamente il riverbero delle emozioni sarà sempre impugnato dalla musica.

    Ah…….cara flauta ti ricordo che, visto che siamo considerati “merda”, anche se non abbiamo incendiato qualche cassonetto o sfondato qualche vetrata, vi lascio con una frase del nostro beneamato Fabrizio, che per un pò di tempo mi ha fatto “penare” che dice;

    Dai diamanti non nasce niente, è dal letame che nascono i fiori!

  5. Cavolo! Passo troppo tardi per Radio Sherwood… Uffa!

    La voglia di combattere è qualcosa che hai nel sangue… ma, piano piano, si stempera con il passare degli anni. Io ormai mi sento un guerriero che ha deposto l’ascia di guerra, vedo, m’indigno ma non riesco più a prendere le cose di petto come prima. Tu sei più giovane di me, resisti più che puoi.

    Bacio M.

  6. peccato che la musica sia trattata come pezza da piedi. Suonare uno strumento, anche non benissimo, regala grandi gioie soprattutto a sé stessi.

    Parlo da chitarrista “alla buona” 😀

  7. @herman, benvenuto nel web. qui la crudeltà gratuita è molto frequente, ma ci si fa il callo.

    @blu, e che te ne fai del mio compleanno?

    @andre, ragazzo mio! felice di leggerti. E si, il “tuo” DeAndré suggerirebbe molte cose. E tu, come fiore, mi rendi davvero orgogliosa. (e grazie ancora per la manovalanza subita… il letto è bellissimo!)

    @mata, in realtà inizio anch’io a subire. Sono stanca, stanca di stare in trincea. Starò maturando, forse?

    @sioux, il bene o il male ha poca importanza. E’ il perchè, è il con-chi che è importante. Quando faccio lezione, riesco a dimenticare tutto il resto, mi concentro su quel che faccio con questa mia “famiglia”, e ti assicuro che è più quel che ricevo da loro che ciò che do’. Sono stati un approdo sicuro in questi anni difficili e sofferenti, sono diventati amici splendidi, e vederli crescere (per merito loro, non mio..) e progredire, faceva scorrere il tempo con la voglia di cambiamento che sento dentro.

    Sembra che ci abbiano trovato una nuova sede. A giorni il trasferimento, non so i dettagli ma pare sia migliore. Vedremo, io sono ottimista.

  8. @bevi, mannaggia, hai ragione, però grazie ugualmente, vedere almeno una faccia nota lì in mezzo mi ha messo a mio agio. Scusa se son fuggita via..ma andavo a farmi dare per radio dell’eclettica…. eheh..

  9. si, ubi, siamo trecento allievi più noi prof. Se vogliono che gli piazzo sotto i balconi la classe di violino primo e secondo corso a far la scala di do….eheh… non mi viene ricatto migliore…

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