bananaday – il giorno della cortesia
Bussa e entra. Il tutto in una frazione di secondo.
Sto discutendo di una pratica con una collega, mi volto e lo sbrano. Può attendere prego?, quando in realtà vorrei dirgli cafone maleducato, ma ti credi di essere in casa tua?
La capa mi ha detto ieri, dovete essere più severi, non potete sempre concedere tutto, fatevi rispettare diamine! …tutto perchè ormai il mio ufficio è divenuto un porto di mare.
Bon. Rietra l’imbecille. Gli dico "Senta, la prossima volta, attenda che la chiamo io, invece che fiondare qui in questo modo". Mi risponde, infervorato, "E’ un ufficio pubblico, quindi lei DEVE tenere la porta aperta! Lo pretendo!".
Eh?
Ho una banana sulla scivania, potrei ucciderlo con un solo gesto. Decido per un più blando scambio di opinioni. Sarà che tutti, ma proprio tutti, han dimenticato che esiste l’educazione. Quella di non tagliarti la strada, quella di non saltare la coda e sorpassare tutti dalla corsia d’emergenza, quella di fregarti il posto alla cassa e andare a prendere "giusto una cosa". Quella di finire il rotolo di carta igienica senza rimetterne uno nuovo.
Ebbene: domani sarà il giorno della cortesia.
Sorriso d’ordinanza, lascerò passare tutti al semaforo, ringraziando platealmente (con gesti della mano fino a bacio del cofano dell’auto del vicino) chi mi darà il tratto. Ringrazierò più volte per ogni gesto, saluterò ogni volta quando incontrerò colleghi per i corridoi, e sarò cordiale pure con le mamme delle mie allieve. Vi invito a fare altrettanto. Un virus di educazione e cordialità che si espanda per le nostre città.
Ma solo domani. Venerdì ricomincio a sbranare.
25 pensieri riguardo “bananaday – il giorno della cortesia”
“Ho una banana sulla scivania, potrei ucciderlo con un solo gesto. ”
mi è piaciuto un sacco.
pensi che serva? che se ne accorgano della cortesia o educazione altrui? Naaa, è DOVUTA, quella altrui. E tu hai troppo vissuto,per non saperlo. 😉
@shatzy, non si è mai vissuto abbastanza, credimi. Tanto quel progettista è segnato: la sua prossima pratica scivolerà sotto la pila delle altre..
@cinas, grazie. Non sa quante notti insonni per pensarci.
Mi piace la logica sottesa, eh. Quindi essendo tu un’impiegata pubblica, dovresti andare in bagno con le porta aperta? Evviva la logica (e la gentilezza, ça va sans dire ;-))!
Veramente io provo ad infettare la gente da anni, ma con scarsi risultati.
ubi, con la porta aperta anche in bagno. e’ un’idea.
magari giro pure nuda per casa, con i balconi spalancati. Ah si.
Sti statali.
@mata, io ho una dose di acidità che non immagini…..
no no, io non ci casco…ho deciso he sarò maleducatissima come al solito!
Ma te Capitana sei uno zuccherino ogni giorno… susu…
(e ridendo e scherzando, 60mila visite. Mii morti..)
Secondo me se giri nuda con i balconi spalancati (?) le visite arrivano anche a centomila eh…
stà al terzo piano…. non avrebbe un gran successo. a meno che non decida di stendere e battere i tappeti nuda…
…e comunque domani approffiterò (come ca@@o si scrive?) sicuramente della giornata della cortesia…
approfiterol, mi pare.
Io sto al terzo piano?…questo anonimo deve saperla lunga. O almeno deve conoscere il peso dei miei mobili su per le scale.
non solo di quelli.
Tutto è relativo…ad esempio all’altezza del palazzo di fronte 😉
Ah si. C’è giusto un palazzo di dieci piani a scrutarmi. Hitchkock andrebbe a nozze.
balconi… palazzi di fronte… notte… di luci…. di ombre…. di desideri….
Ostia.
Son le nove di mattina. Non starmi a ricordare certe cose.
ok, come non scritto. però erano dei bei momenti.
Invece che stare a “ricordare”, dovresi pensare a creare il futuro. Il tuo, prima di tutto.
Quando ho preso casa, mi son detta mille volte “non è il momento, posso ancora attendere, posso resistere”. Poi ho fatto il salto, e ogni tanto certo, me ne pento. Ma ho costruito il mio futuro, sulle mie forze.
Dipingere le pareti, attaccare le tende, vedere pian piano costruirsi il mio nido.
L’ho riscritto qui
http://laflauta.splinder.com/post/14134085#comment.
E’ stato un po’ un trauma, ma mi son lasciata trasportare dalle cose.
Ed è stato un bene.
bello sto blog.restiamo in contatto
ciao giulio
Grazie Giulio.
Hai un nome spettacolare… e dal cognome sembri delle mie parti. Ci teniamo in contatto eccome.
forse perchè abituato che negli uffici pubblici non si lavora…..Che vuoi… i rischi del mestiere!
Negli uffici pubblici non si lavora. Perchè ci sono i precari a lavorare.
Famme star zitta va.
ehehheheheh….. famme star zitto và….
…parliamo di quanto stai te sul web? Su youtube? sui forum e cazzeggi vari?
vavavavava’…. io almeno produco, e mica fuffa.