nessun titolo
Il tepore delle lenzuola avvolge i miei sogni agitati. Immagini e racconti scontrati appena prima di chiudere gli occhi, tormentano la mia morale, mi abbassano le difese. Mi dimeno nel letto, strofino le mie mani sul volto, tormentata, angustiata, sopraffatta dall’inconscio che mi avvolge.
D’un tratto, sparisce la luce. La sento, volar via dal mio volto, dopo un gesto maldestro della mano, e mi invade la veglia, mi catapulta li nella mia camera, nel mio letto, nel buio delle prime notti d’autunno. Decido che farò domani, farò domani, come Rossella, ora devo riposare, riposare.
E dentro rode, si incastra nei sogni, nei propositi del giorno nuovo, e domani rivederlo e non aver con me la mia luce, no, non posso. Devo, devo trovarla. Devo scovare tra le pieghe della mia pigra indulgenza quel qualcosa di me, quel riflesso d’arcobaleno che mi ha trafitta quel giorno, segnando per mio volere un istante di vita, una piega su di una pagina del libro della mia esistenza. A perenne memoria di quello che mi accadeva, che volevo dimenticare, che volevo ricordare.
Ho passato tutta la notte a cercarlo. Alla fine l’ho trovato, alle cinque del mattino. Il brillantino del piercing sul naso. Mannaggia.
3 pensieri riguardo “nessun titolo”
come ti capisco.
mi e’ successo cento volte ma lo ritrovo sempre.
è che dovrei smettere di guardare certe cose spaventose la sera (tipo ilaria d’amico che fa un dibattito su “chiesa e omosessualità”, con tanto di chat sui preti gay..)
ahahahah bella questa…