Io sono leggenda.

Io sono leggenda.

Insomma, l’ho visto.

Il film merita. A patto di non tener per mano l’innamorato, che ad ogni scena forte ti stritola le mani. Ho perso sol e sol diesis, per dire.

Per la trama, con scontate americanate paurose, ma anche con molti tratti riflessivi. Lenti scenici senza commenti se non il discreto gesto colmo di significati del protagonista. Niente esasperazione, niente inutili spiegazioni o indizi.

Per la fotografia, indubbio. Spettacolare lo scenario del ponte spezzato, e del rimando a metà film.

Per il protagonista che piange ogni tre inquadrature, dando un’immagine di eroe come noialtri, senza sembrar Rambo. Per il cane, che il cane fa audience. Come la figlia piccola. Come l’idea del "io solo sul pianeta, a salvare il genere umano", che manco Mazinga.

Per l’azione, arriva con un serio boato e investe la platea: da vedersi al cinema, insomma, senza aspettare il Blockbuster, che nonèlastessacosa. Possibilmente, dicevo, senza tenersi per mano. Se ci tenete al sol e al sol diesis.

Si vabbè. Sulle americanate dovrei però soffermarmi. Che sembra mezzo da Kubrick e mezzo dal sceneggiatore di Beautiful.  Però tutto passa.

La scena Must:

Will Smith che fa addominali alla sbarra. Platea femminile che gemeva in coro. Penso. Io stavo venendo… Ehm.

5 pensieri riguardo “Io sono leggenda.

  1. Anche io l’ho visto e nonostante me la sia fatta sotto (son particolarmente sensibile alle scene forti che arrivano all’improvviso, condite dal volume che schizza alle stelle, casomai ti fossi già preventivamente tappato gli occhi), dicevo, m’è piaciuto molto.

    La fotografia è qualcosa di eccezionale.

    L’interpretazione di Will Smith è molto potente…. wow, dal principe di bel Air ne ha fatta di strada!

    Ecco, qualche americanata c’è stata…. tipo il test fatto alla moglie: se è negativo è negativo!

    E poi perché nessuno ha consiederato che i grattacieli tirano su delle zone d’ombra gigantesche, che riparano anche dai raggi UV? Insomma, io non me ne sarei andata tanto tranquilla in giro.

    Il finale: dico solo che Papa Ratzi approva…… sempre e comunque il riferimento religioso prima o poi arriva!!!!!

    Silly

  2. visto anche io. spero non l’abbia visto richard matheson, o che almeno non gli sia venuta un’ulcera!

    [avv cinofilo e anche cinefilo]

  3. io trovo il libro bellissimo e temo che sarò delusa dal film che a quanto ho capito ne stravolge un po’ la trama e lo tradisce in più punti. Ma appena finisce il quadrimestre lo vado a vedere, se lo trovo ancora in giro ,-)

  4. Io preferisco da sempre il libro al film. Ma comprendo che le esigenze cinematografiche (e commerciali) vanno comprese.

    Se si prendono come creazioni a se stanti, senza provare un improbabile confronto, si possono scorgere particolari a favore ora dell’uno, ora dell’altro.

    Per la grandezza degli scenari, è spettacolare. Per la trama… che dire, alla fine è relativa, di fronte ad un Will Smith che, forse perchè legato al nostro immaginario di attore di sitcom o di Rapper, risulta convincete come lato umano, e fallibile.

    Poi, puoi sempre uscire dal cinema dicendo…. “beo beo…pecà che a ea fine i mora tuti”……eheh…

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