Il ricordo, di tante, tante valigie fa.

Il ricordo, di tante, tante valigie fa.

Una maglietta sopra l’altra, i calzini arrotolati, la biancheria nel sacchetto di juta. Il beauty essenziale, la spazzola, il phon. E i cd, la fotocamera, il telefono.

Un sospiro d’ansia.

Poi lui, a riempirle il resto della valigia con un po’ di tutto. E la maglietta non stirata, ma tanto in valigia vedrai che si raddrizza da sola. Mah.

Una valigia in due. Le cose l’una in quella dell’altro, e lo spazzolino infilato tra i suoi ombretti. Però non è che mi va tanto di dargli spazio, si dice.

Carica la macchina, sali, mo’ si va. Dove?… boh, intanto andiamo. In…… in giù, direi, che c’è caldo. Un vento di incoscienza che le sbriciola i buoni propositi, e la voglia di abbandonarsi a quello scellerato amore. Un bambino sei, proprio un bambino.

Ah si. Bel casino, si ripete. E manco per caso le veniva in mente che mai come allora sarebbe stata, incoscientemente, e disordinatamente, felice.

4 pensieri riguardo “Il ricordo, di tante, tante valigie fa.

  1. @grillante, ovviamente si.

    @momy, fantastico, ah si. i primi tempi.

    @maf, infatti d’essere nel bel mezzo della monotonia te ne accorgi sempre in real time, azzo.

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