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Giulia ha perso il filo.

Eppure oggi sta li, ferma al semaforo. E non sa ripartire, con l’angoscia seduta in fianco, i rimpianti di ragazza, le occasioni mancate per un soffio, per non aver fatto spazio.

Giulia ha sistemato la libreria. Questa volta li ha sistemati come nelle mostre, per colore di copertina. Cerca un ordine sempre nuovo, a cose vecchie, senza mai comprare libri nuovi a squilibrarle l’estetica, e gli spazi.
Stanotte era in un altro abbraccio, e non sapeva come scioglierselo di dosso. Perchè quando vede un libro nuovo, lo compra per dimenticare ma alla fine non lo finisce mai, perchè non riesce a perdersi. Ha bisogno solo dei suoi, di incanti di parole, e le mancano da morire, quelle parole, e quell’abbraccio familiare.

Giulia mette la prima, passa davanti alla Feltrinelli, e si volta a cercare. Uno schianto, l’auto rotola su se stessa più volte, e cade giù dal viadotto. Come una macchinina per bambini che scivola dal tavolo in terra.

Un volo lungo. E tutti i suoi libri in fila, per essere abbattuti come birilli. E lei ha perso il filo. Che non lo sa dire qual’è stato il libro migliore, se non quello… perduto.

14 pensieri riguardo “nessun titolo

  1. Secondo me adesso Giulia sa tutto, tutti i finali di tutti i libri che ha messo in ordine di colore senza andare oltre la copertina, e anche il resto.

  2. Se li avesse presi in prestito alle biblioteche comunali tutto sto casino in testa non glie veniva e manco si distraeva alla guida!

    Mannaggia……

    Silly

  3. Forse quella lettrice di vita il filo può recuperarlo sul rigo, ripartendo da quel che sa meglio. Lasciarsi risuonare le armoniche ed essere musica. Sono sicuro che ne è capace, mi ci gioco un medaglione.

  4. @zu…sei meraviglioso. Meriti il mio medaglione!

    non è una storia vera, su. son io che ogni tanto vaneggio (eppure dovreste conoscermi..)

    forse l’unica nota autobiografica sono i libri in ordine di tonalità. sono talmente esteta che me le invento tutte…..

  5. Giulia i libri letti a metà non servono, predi e getti, prendi e getti….

    Alcuni libri si possono non “leggere” perchè le pagine si sbiadiscono nella vita ci sono sempre “macchine” che ti investono e la luce si può spegnere.

    Vivi ogni attimo del “libro” che compri altrimenti non continuare a fare shopping

    PM

  6. io detesto le librerie in ordine… difatti nelle mie non trovo mai un tubo (e nemmeno i libri) però son così variegate!

  7. Una libreria della Feltrinelli proprio sopra a un viadotto…

    praticamente di fronte a una sorta di burrone…

    probabilmente non c’è neanche parcheggio…

    quindi i possibili clienti non si fermano e tiran dritti…

    e quei pochi che rallentano cascan giù…

    ma quando mai…

    Si, vabè, tra un pò chiude.

    GR

  8. Beh, che quella dei libri in ordine di colore fosse tua non ne dubitavo; sarà perché lo faccio anch’io, che però sono scusato perché più avanti con gli anni… 🙂

    Bella la libreria-trappola stradale: “meno auto e più libri”, azzo…

    @Zu: e quando qualcosa ti fa “girare le armoniche”, come si rimedia?

  9. c’è sempre la sostituzione di tritono a salvarci…

    ah strato, amico mico, lunedì vado a fare una full immertion di ripasso armonico. non immagina. ho una confusione tale che solo ordinare un’acqua tonica mi fa venir la nausea.

    @micio. non essere catastrofista. pure l’ikea di padova è a fianco di un nodo stradale niente male…

  10. (Strato: vedi l’arguta risposta dell’armoniosa flauta — ma ‘sta qui ce l’avrà un difetto, o no?)

  11. Carissimo Zu… what’s “difetti”? Il suo difetto principale è… non averne…

    (ebbene sì, una volta suonavo il violino…)

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