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Osservava le altre due amiche gesticolare, illustrare nei dettagli, esagerare con colorite metafore azioni, situazioni, sensazioni, e …dimensioni. Era divertita, incuriosita, come fosse la sua sit-com preferita.

– …e tuo marito com’è?

Oddio. Raggelò.

In un attimo, l’immagine di Franco si fece chiarissima nella sua quotidianità. Seduto sulla sedia di cucina, con una mela e i suoi incisivi sopra, scricchiolando esageratamente, braga della tuta grigia tagliata al ginocchio, maglietta slavata color "fu pesca, ora forse salmone", e ciabatte da mare dondolanti sulla pianta del piede. E la pancetta, il dondolio mentre cammina, la stempiatura importante.

I calzini. Le mutande. Le sue amiche le dicono che quando un marito ha un intimo troppo accurato, ha certamente un’amante. Bella consolazione, si dice.

Telecamera alta, occhio di bue ad illuminarla, immagini che scorrono su di lei. Lei ragazzina, Franco che la intorta in discoteca, e i primi fiori, le prime vacanze, poi il matrimonio, le bambine, e poi il girone infernale delle stesse cose, le stesse cene dalla suocera, lo stesso supermercato, l’agonia di organizzare le ferie, e lei che si sentiva di un’altra generazione.

E Franco. Obiettivamente non posso definirlo "attraente". E’ bravo, certo, affidabile. Non spende in cazzate, non si ubriaca con gli amici, non ha hobby che lo portan via dalla famiglia, e non è così amante del calcio. Ma attraente, quando stravaccato sul divano con ridicoli pantaloncini e una maglietta dei nirvana sgualcita che non gli compre nemmeno la pancia, s’addormenta russando a bocca aperta, ecco, proprio no.

– …insomma, ecco, è ….un marito. Un qualsiasi marito.

Le era venuta così. Frase ideale per chiudere la domanda, senza inutili particolari o metafore. Le amiche non insistettero, cambiando discorso su qualche pettegolezzo di sorta.

Ma quel "qualsiasi" rimase appeso nell’aria.  

15 pensieri riguardo “nessun titolo

  1. mi sono perfettamente identificato nel marito ma se è per quello ci sono anche tante mogli “qualsiasi”, per non parlare della lingerie curata…..

  2. @caporale, si nota? e da cosa?

    @miles, non dev’essere per forza il “beh lo fa lei allora lo faccio anch’io”, su.

    @strato, mah, ne ho avuti peggiori, ecco.

  3. @miles, i bigodini son niente. Le donne sanno lasciarsi andare in modo imbarazzante.

    Io però mi son sempre tenuta (a parte un periodo di maglioni extralarge in cui nascondermi, vabbè, capita) con discreto stile, anche in casa. Ecco.

    @caporale, le spiego via mail.

  4. …e magari, quello che per te che guardi è lo sfascio, per lui è “dai, ultimamente mi tengo niente male, neh?”…

    ;DDD

  5. @cinas, lei ha una vaga idea di ciò che le mogli raccontano alle amiche del marito?…. ecco.

    @strato, quando convivevo, l’immagine del pantalone della tuta tagliato sotto il ginocchio, ecco, e la risposta alle mie lamentele era “ma senti, sono in cravatta tutto il tempo, almeno in casa lasciami libero..”.

    Per dire. Poi quando pensi al tuo compagno, non lo pensi in cravatta, ma scialacquato, con il torsolo di mela in mano e sinfonia n. 1 “del dondolio” per ciabatta sola e collo del piede.

  6. Azzo però, mia moglie funziona a rovescio: per lei sono sempre troppo “fighetto”… per carità, sporco o disordinato non lo sono mai e poi mai, ma mi vesto “sportivo” (come direbbe la buona borghesia) e mi rado due volte a settimana… dici che devo andare un po’ a lezione da Shrek?

  7. Bella comunque la “sinfonia n° 1 per ciabatta sola (poi smetto giuro); che tempo indicano sul rigo? “Irritante”?

  8. un due quarti come il ping pong, direi, la ciabatta suggerisce questo.

    strisciante con pigrizia, per completare.

    io ne ho appena mollato uno, di fighetto. non ne potevo più.

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