nessun titolo
Entra nel nuovo ufficio, con la sua camicia anonima, il pullover anonimo, un pantalone fuorimoda e degli occhiali da Clarke Kent.
Ha un nokia primo modello, che ha usato solo per avvisare del ritardo del treno, dentro una borsa ordinatissima. Ha un’agenda in cui segna le spese, l’orario di entrata e uscita, le scadenze delle bollette, il dentista dei figli.
La guardano tutti ma non la vedono, lo sguardo le passa oltre… silenziona, anonima, se le parli arrossisce. Ha una scrivania sgombra di un qualsivoglia di personale, tutto sistemato simmetricamente. E un sorriso timido, standard, a disegnarle il volto.
La penso a casa, coi figli, col marito. La penso ora qui, a sentire i discorsi spinti in dialetto stretto, di colleghi affiatati e un po’ ubriachi per un brindisi improvvisato. Penso che forse giudica male, o forse non giudica, o forse invidia.
E attendo il giorno in cui, se arriverà, scoprirò qualcosa di lei.
9 pensieri riguardo “nessun titolo”
te piace questa?
Flauta…secondo me quella…boh, no, no, meglio che non lo dico, che mi fa brutto a pensare certe cose (per la precisione, sarebbero cose positive, che vorrei, non vorrei (dire) ma…se vuoi…come puo’ uno scoglio…arginare il mare…!).
Suo,
Lord Crespo di Svezia
E mi vada a leggere il mio commento al post più giù, blogfest about.
okkio…è un agente in missione per Brunetta!!
Quando nessuno la vede si leva gli occhiali e si trasforma in superwoman? ;-))
So qual’è la risposta!
è la Signora Lia….
Ora posso tornarmene nel mio angolo…
Maddài poverina aiutatela… magari comincia con un paio di spriss a stomaco vuoto, poi vedi come si molla…
Ciao e grassie della visita “incendiaria” (poco da fare, tu lasci sempre il segno…). 😉
Magari è una serial killer.
@strato…doveroso direi!