cio’ che di buono e’ rimasto
Ogni tanto ci si guarda indietro, giusto o sbagliato che sia.
Pian piano tutto si sfoca, non distingui piu’ i lineamenti del passato.
Pero’ io le tue carezze le sento addosso, come sempre.
Senza se, senza ma, tengo quel che di buono ci e’ rimasto, e mi ci gongolo sopra vedendone solo i colori belli.
Senza se, senza ma, tengo quel che di buono ci e’ rimasto, e mi ci gongolo sopra vedendone solo i colori belli.
E spengo, che ormai le batterie son finite, il nastro che contiene le accuse, le gelosie, le vendette, le … cazzate. Tengo le cose belle, le cose magiche, quelle su cui non so trovar dubbi.
Per giorni dimentico, poi torni, a caso, nelle mie cose. E sorrido, dopo anni ora so sorriderne. Di quell’amore per cui non potro’ mai ringraziarti abbastanza.
Forse un giorno, pensa un po’, ti chiedero’ scusa.
4 pensieri riguardo “cio’ che di buono e’ rimasto”
ricordare dimenticando.
per esperienza personale (mica siamo tutti uguali però, fortunamente)… mai domandare scusa dopo tanto tempo… o lo si fa subito o meglio lasciar stare. A sproposito, anch’io ogni tanto mi guardo indietro… specie in autostrada!
…perchè, perdi pezzi? 😀
guardarsi indietro e un poco come faccio io …quando trovo il tempo di fermarmi per ascoltare il silenzio….
ma un rumorino in sottofondo ‘è sempre che rompe!!!!