mi sono mancata.
Sono tornata.
Accecata. Dal blu, azzurro, celeste. Ho vissuto tutti questi anni senza nemmeno sapere cosa fosse, blu, azzurro, celeste.
Pensavo fosse negli occhi degli uomini, quelli che amai (“ho amato” è troppo recente come verbo, non sarebbe veritiero), che è noto, ho sempre avuto uomini dall’occhio ceruleo. Ecco, forse un po’ somiglia agli occhi di mio figlio.
Lì dentro la ritrovo ancora, la mia Creta.
Bastardi, a non avermi detto prima cosa ci fosse, lì.
Sono tornata, rinata. Ho scoperto lì un piccolo uomo, straordinario, compagno di avventure strepitoso.
Mi sono commossa davanti a spiagge di una bellezza sfacciata, struggente.
Ho gustato tramonti, mi sono sciolta in sapori, ho volato tra le onde. Ho provato la voglia, per la prima volta, di non tornare più.
Mi son vista lì, in pensione, a girare come una bohemienne demodé, con un molèskine consumato e una fotografica al collo, e la memoria a registrare le emozioni, i suoni, i colori. La pace. Una vecchia zitellona che scandisce le giornate tra l’andare al mercato, guardare la fine del giorno da un bar sulla spiaggia, e non saper dormire per una luna invadente che non ti toglie gli occhi di dosso.
Lo so. Tra un po’ arriva la botta. Me la aspetto. Tra un po’ arriva, sarò pronta. Mi sento più nuova, oggi.
Ecco.
PS
Ah… domani non aderirò ad alcun sciopero dei blogger. Anzi, se passate per Padova domani sera, suono allo Sherwood Festival ( http://www.sherwood.it/Hip-Hop-Meets-Jazz ), ci si beve una birra alla faccia di chi ci vuol male. Ecco.
14 pensieri riguardo “mi sono mancata.”
welcome back. poi quando riparti per restarci, in quella grecia, chiamami: ché magari vengo pur’io
conosco la sensazione. Io ci sono nata in quei colori. Nel bianco abbacinante delle case stagliate contro l'azzurro del cielo, il verde intenso, la terra ferrosa e rossa, il mare limpido che quasi ti sembra di toccare il fondo perchè lo vedi, mentre lo scirocco ti accarezza la pelle…. i profumi, i suoni, i colori. Ogni tanto mi sembra di impazzire perchè mi manca tutto questo. Allora torno e mi immergo fino a quando ogni anfratto della mia pelle sa di "casa" e salgo ricaricata e pronta a donare nuova energia fino alla crisi successiva.
Ho letto e compreso…Non ti ho mai conosciuta veramente ma credo che oltre la tua apparente personalità forte ci sia una gran passione per il mondo che ti gira intorno.Ho detto.Notte Flauta.Ramu
bastava guardare il simbolo del popolo delle liberta' x capirlo.
e mi hai portato con te, soprattutto per i miei occhi cerulei.
.. secondo me si e' dimenticata gli occhiali da sole.. 🙂
ci sono persone che credono di trovare quello che cercano nel colore di un paio di occhi, in un simbolo…. quanta fallacia.dietro molto spesso si cela, come nel popolo delle libertà, una verità ben diversa.Andando oltre a quegli occhi si scopre la profondità dell'essere.come guardando gli occhi di tuo figlio non vedi il suo colore, ma l'amore speciale che vi lega.
anche a me. bentornata, c'avevamo nostalgia…..
Davvero non aveva mai provato la voglia di non tornare più?
Suo,
Lord Crespo di Svezia
marò che belle cose che mi scrivete.
Sono un tantinello off-topic, ma…
vedo che il 25 giugno La Flauta andava a Creta, ma prima di partire lasciava su:
http://collettivovoci.tumblr.com/page/1
una spettacolare lettura di
“Tutti i baci del mondo’ di Fatacarabina.
Attori si nasce o si diventa?
Quel monologo, secondo me potente come una mazzata, è stato interpretato da La Flauta ad alto livello e con una grandissima sensibilità!
Chapeau!
milo, sono imbarazzatissima…. 🙂
grazie mille, eppure potevo pur fare meglio (ho spedito il “buona la prima”, senza riprovarci). diciamo che con un testo come quello della Fatina, non può che venir fuori un capolavoro!
Ho sentito anche io ieri la tua lettura e non ci sono parole….davvero brave (autrice e lettrice).
P.S. dal tuo scritto si deduce che le tue ferie sono andate benone!
si…. sono andate da Dio.
Il merito è soprattutto di Mitia, eh. Lei è una vera GRANDE.