la fine delle vacanze
L’ultimo giorno ti devi svegliare presto, prima delle dieci. Ti sciacqui la faccia, e fissi i tuoi lineamenti senza trucco, che per giorni hai potuto evitare. Raccogli gli spazzolini, il balsamo, il costume messo ad asciugare. Impacchetti le tue cose, hai ancora un’unica maglietta pulita rimasta, giusto per il viaggio. Fai colazione, tra mille tipi di marmellata, le torte fatte in casa, e la frutta, la frutta fresca. E da domani, briosche e caffè in piedi, al bar. Chiudi il caos delle tue vacanze nelle valigie, raccogli i ricordi, sparsi in conchiglie, biglietti, sabbia e pelle ambrata. Carichi la macchina, senza ricordare la logica con cui hai composto gli spazi alla partenza. Saluti al parcheggio le amicizie delle vacanze, che non incontrerai mai più nella vita, saldi i conti, lasci lo sguardo sulle sdraio di legno, in mezzo al prato, da dove hai visto le stelle ogni sera. Ti riempi gli occhi dei colori dolci dei fiori, del celeste del mare, lì in fondo, oltre l’ultima curva delle colline marchigiane. E riparti per la tua vita, uscendo da quell’immagine da salvaschermo che ti è passata velocemente addosso. Si torna a casa, dopo aver visto il paradiso.