nessun titolo
Insomma. Giulietta è di un bello che non si immagina.
Domina la stanza, adagiata sul vecchio reggichitarra che ho rinvenuto tra i resti dell’ex marito. Sta lì, con una eleganza mastodontica.
A me piace il mi. Sarà l’egocentrismo che mi domina, ma mi piace il mi. Sul maj o min vado a momenti. Quando son più criptica vado di mi7+.
In queste prime settimane di convivenza, l’ho abbracciata senza aver voglia di smettere, dopo le prime pennate (si dirà pennate anche se non uso il plettro?). Ho recuperato un po’ di tabelle con le tabulazioni, che a parte gli accordi da Azione Cattolica, ho solo ricordi grossolani e goffi. certo, lei mi aiuta. Vibra, scalda, lascia l’alone attorno, l’aurea. Mi maledico di non saperla suonare davvero come si deve.
Ieri, nano intento a risolvere un cruciverba, gatto (ah si, ho un nuovo gatto) che miagola quando il mi cantino trilla troppo, e flauta che…chitarra. Situazione paradossale.
Ho i polpastrelli della mano sinistra che mi fanno un male boia. Ed è bellissimo.
16 pensieri riguardo “nessun titolo”
io sapevo fare il giro di do.
credo.
Grande Giulietta! E pure grande Flauta!
La prossima volta che venite tu e Nick ci suonate qualcosa! Io adoooro stonare mentre gli altri suonano (eh eh eh – vabbé, non stòno, promesso).
vi immagino.
Il Mi, certo, ha un bel suono.
Il Mi7 pare dissonante, ma suona bene come collegamento tra accordi diversi.
Le pennate senza plettro non so come si chiamino, io senza plettro arpeggio, ma quando mi sento cattivo le corde le suono “strappate” con le unghie, suoni duri, suoni pieni.
Vuoi far “fischiare” le corde, invece di un semplice trillo?
Suona con il plettro di sbiego, ovvero sul lato e solo con la punta, otterrai un effetto sonoro, sugli assoli, diverso e più rockeggiante.
Ma questo non vale con le corde in nylon o budello.
Eppoi è vero una cosa: ognuno ha in testa dei giri armonici, o delle scale preferite, che si ritrova a fare quando improvvisa, io per esempio mi ritrovo spesso a utilizzare il Sol e il Re.
Se vai sul mio blog vedrai la mia nuova chitarra, bella cattiva e bastarda.
GR
(vedete? il gatto… basta saperlo prendere…..)
ti dirò. io sono nella fase “caccia alla nota fuori” indi cerco di non prendere come riferimento alcuna scala, anche se ovviamente stanno pur sempre sulle dita…
@cinas… e il giro di la, nel senso proprio di là?
@momyna, si si, dite sempre così……
@seachy, lo so, che te lo dico a fare…
anche per me giro di do e pure di sol,
fondamentalmente non mi è mai venuto il barrè. si scrive barrè?
Anca questa desso……..;-)
Ecocostante
..barrè… certo, barrè.
@andre, colpa tua. e della splendida serata alla dodici corde, con te e elisabeth’ daddy.
osteria numero venti…… (in sol, ovviamente).
che belli i calli sui polpastrelli!!
Col barré invece io sono in guerra perenne.
Che chitarra hai?
una yamaha acustica, fgx qualcosa.
adorabile.
e sia! stasera taglio le unghie coltivate in mesi di fatica e accordo le vecchie chitarre polverose.
PS: io non stòno mai. Sono bionda! (e son stata anche gnocca, in gioventù – me par)
e tutti attorno al fuoco a cantare sappore di saaaaaleeeeee
…certo, sul balcone di casa della Flauta.
Io porto la legna.
GR
Fla… mavafffffffffffffff! Certe cose da te non me le aspettavo!!!
Vado a fare la spia al Gabry, che mamma-Fla canta certe cose!!!
Per favore Ginestra … cattura i trilli di Giulietta, che esigo di affidarli al mio fido Ippo !
Nadia-curiosa !!!!!
😀
conosco il fascino morboso della chitarra. e il bello dei calli appena sotto le unghie. si vede? baci cara.