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Certe serate partono con un input pazzesco.

Sarà che ho preso i brillantini come ombretto. E distribuisco brillantini ovunque. E’ sicuramente questo.

Entriamo nel locale, e in sottofondo c’è l’ultimo cd registrato con la Lounge Orchestra. Come i grandi. Ingrasso d’orgoglio ascoltandomi in filodiffusione. E sboroneggio (che quando mai mi ricapita) a profusione con i convenuti.

Iniziamo il check, ottimo suono, bel feel. Ah si.

Mangiamo. Una cena coi controfiocchi, un rosso indimenticabile.

Primo set: entra nel locale il FamosissimoPianistaJazz. Io cerco di trasformare me, leggio e flauto in innoqua antenna Umts, tentando una mossa camaleontica. Ma (ribadisco, i brillantini illuminavano il locale..) non solo attiriamo l’attenzione, il meco si alza da tavola ad ascoltare i soli, in piedi, forchetta in mano e in masticazione sospesa.

Secondo set: entra nel locale pure il FamosissimoTrombettistaJazz. Che mi saluta con un "La mia amichetta di my space!"… in mezzo a risatine malefiche dei miei compagni di trio. I bastardi.
Dietro timida proposta, il FamosissimoPianista si fionda al piano, e iniziamo a suonare insieme (lo posso mettere nel curriculum?), io lui e il contrabassista. Michele mi guarda basito. Anche io mi guardo basita. Anche i brillantini intorno mi guardano basiti.

La serata finisce attorno ad un tavolo, il mio trio e i due FamosissimiJazzisti, a raccontar barzellette, e a far ear-training (alle due del mattino) giocando come i grandi.

Respiro a pieni polmoni, e alzo il livello alcolemico in modo imbarazzante, godendomi una serata "tra quei veri". Manco fossi una starlette alla cerimonia di consegna degli oscar. E se non bastasse, i grandi si son dovuti pure pagare la cena. Noi ci abbiamo guadagnato pure il cachet.

Torno a casa, e mi rendo conto che non trovo casa mia, ma soprattutto…che non so a chi raccontarla.

Taci va che ho un blog (va che fortuna, eh?).

 

ps. i brillantini di questo post non sono stati in alcun modo maltrattati. (Disponibili presso Douglas, gel pennellino e polveri di diversi colori, prezzo allucinante, ma qui siamo gnokke certificate, mica cazzabubbole). 

ps bis nella foto, uno dei convitati. andato via subito.

16 pensieri riguardo “nessun titolo

  1. wow! e per fortuna che quel convitato è andato via (tutto) subito… altrimenti ti ci scappava pure uno strip-tease? eh eh eh

    (e se non son soddisfazioni queste!!!)

  2. momy…. era solo la prima bottiglia. se ne sono succedute molte, molte altre…..

    lei non immagina poi, con le frittelline di mele offerte dal gestore, che spettacolare prosecchino….

  3. Ecco un vantaggio non-da-poco ad essere un (anzi il) FamosissimoPianistaJazz.

    Puoi suonare con assieme a delle musiciste gnocche (quando ci sono) anche – e soprattutto – se sei un rospo.

    Farci altro non ho idea, ma la gente appunto non lo sa …

    😉

  4. Approposito, ieri ho guidato la 206 di mia cognata. Gran bella auto, sali, parti e non c’è nulla fuori posto (cosa rara …).

    Ciao

    Giorgio

  5. Scusa … in effetti oggi (e non solo oggi) non ho molta voglia di far bene, quindi passo molto tempo in giro per la blogosfera … cmq è vero, c’è moltissimo da leggere ovunque (mi è sempre piaciuto leggere) e si imparano un sacco di cose! E poi sono anche vanitoso e troppo spesso non so stare senza dire la mia!

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