Il mio amico Mario
Mario è l’emblema di ciò che dovrebbe essere ogni collega.
E’ puntuale, rimane a casa solo se contrae la Sars, si prende ferie solo se non dà fastidio a te, e non ti lascia mai il suo lavoro da fare. Anzi.
In ufficio risponde anche al tuo telefono, copre i tuoi errori, è la spalla ideale quando c’è da fronteggiare un utente spiacevole. Ti spalleggia coi capi, ti viene in contro se sei intenta in altre faccende (dalla lettura di una mail impegnativa, al petting col Collega Carino alle macchinette), e non ti fa pesare mai nulla.
E’ il mio alter ego, gestiamo le stesse pratiche, lo stesso ufficio, le stesse mansioni. Se non c’è l’uno, c’è l’altro. E quando arriva l’orda barbarica di pratiche, si mette a capofitto. Bravo, preciso, non sbaglia mai. E, quasi come una mamma discreta, fa anche quello che io dimentico, sistema quello che incasino, controlla quello che già sa ho scordato. E non me lo fa mai pesare, mai, sebbene il mio protagonismo meriterebbe qualche ridimensionamento.
Non bastasse, è un perfetto compagno di forchetta. A pranzo sa consigliarti quale tra i tre primi sia il più giusto della giornata. Sa commentare come provetto chef, gusti ed accostamenti. E prende con te il dolce, senza farti sentire in colpa.
E meglio di qualsiasi amica, ti ascolta. Con pazienza e ironia, si sobbarca sfoghi gabriel-scolastici, racconti musicali, paranoie amorose. E quando dice la sua, lo fa con garbo e discrezione. Senza sentenze.
E infine: intonato da paura. Come sa fare con te i coretti, le sigle, gli spot, i rimandi a refrein famosi, ah, nessuno può.
Non è un collega, è un mito. E’ talmente spettacolare che non ti riesce di mancargli di rispetto, approfittare del suo buoncuore, sfruttare la sua disponibilità. Ti senti in colpa se cazzeggi, perchè Mario lavora anche per te, senza fartelo pesare.
Ecco, è il mio amico Mario.
– ciao fla, oh, domani non ci sono, ho avuto una colica renale nel pomeriggio, esco ora dal pronto soccorso…. mi spiace, avvisi tu la capa?
– ma vaffanculo, bastardo!
24 pensieri riguardo “Il mio amico Mario”
della serie “anche gli angeli hanno le coliche!”
…non era “anche gli angeli mangian le cotiche?”
Tu continua a mangiar cotiche e poi mi dici se non ti vengono le coliche….o cose simili….
ok, non so perchè ma mi fa entrare come “utente anonimo” e me ne sono accorta solo ora….Ciao Flà,
Sissa
sissa, loggarti forse?
(senza mario son acida, lo so. maronna)
Ok, rieccomi, certo che senza mario sei peggio di uno yogurt al naturale scaduto….ACIDA!!!!
Avevo già provato a “loggarmi” ma non funzionava.
Buon lavoro
‘sto Mario mi sta già sui maroni … per fortuna che da me i colleghi sono tutti all’estremità opposta della classifica.
Cosa? Dici che da me il “Mario” sono io? Nnnaaaaaaaaaa…….
In effetti sono il più vecchio e all’inizio avevo cominciato a fare la chioccia (anche perché sono così imbranati che fanno tenerezza) … visto come ricambiavano, adesso preferisco divertirmi a guardarli che si incartano da soli/e …
Mario è più giovane di me di un paio d’anni. Per dirla tutta.
nooooooo, ma povero.
eddai.
oggi sono dalla sua
allora, se uno esce dal pronto soccorso vuol dire che sta bene, quindi non capisco assolutamente questa mancanza del senso di responsabilità del Mario! doveva essee in ufficio come da contratto, eccecazzo !!
propongo la flagellazione sulle gengive appena mette il piede in comune…
TeS
Ha ragione Tes … uno non può crearti delle false certezze e poi farle svanire a suo piacimento così … c’è di che finire dallo psichiatra, c’è … eccheccazzo meglio con le doppie comunque.
ECCE CAZZO mi sa tanto di latinismo esibizionista …
la mia religione mi vieta di commentare post che parlano di lavoro.
insomma, era solo una colica renale.
adesso mando un sms al mario e gli dico di leggere il post…. uahuahuah….
bastardoooo!!! tutta sola col mondo! telefoni che squillano, ressa di pubblico, ma dico! non si fa!
eheh….
(search, ti evita il lavoro o anche il sesso? no, per capire. che anch’io mi redento subito).
ehi Stitch, le doppie dici? devi sapere che io e le doppie siamo in guerra da sempre, ma devi anche sapere (e sei scusato della tua “ignoranza” solo perchè non hai ancora avuto il tempo di leggere TUTTO il mio blog – vorrai metterti in pari voglio sperare) che l’italiano non è proprio la mia lingua madre, ecchecazzo…
TeS
No, ma allora, povero Mario!!! Ce l’ho avuta pure io un paio d’anni fa e son stato malissimo! Cuore di pietra! 😀
P.S.
Indescrivibile è proprio il termine giusto, eh! 😀
senta, me lo presenterebbe sto mario?
io c’ho il collega-quasi-fratello mariop. facciamo a cambio?
[avv]
lo sai che io parlo bene.
ho detto LAVORO 🙂
ecco, fai conto che io sia come mario
TeS @ 15° piano: sì, ho appena notato una certa brezza dell’est nel Suo lessico (mi sono messo il Suo blog in DVD e me lo sparo in cuffia la sera prima di dormire); ma ecce cazzo mi era proprio piaciuto, aveva un che di aulico … provato il cavalcavia a tutta birra con la bici? E okkio alle kurve perikolose (signùr che brutta questa…)
Quanto a Mario … ma chi se lo fila costui??? Però quella del petting col collega carino mi ha fatto scompisciare …
Morale, è una meraviglia, Mario: basta che non si ammali. ;-**
mario è davvero un uomo splendido, credete.
lo presenterei volentieri, ma è fidansatissimo. e a noi paciarone non ci si fila sicuro. sigh.
fla-connessa da scuola, con sopra la classe di musica d’insieme che sbatte. ah, se questi muri potessero parlare!
Mi viene troppo in mente la signora medievale di non ci resta che piangere
grazie Mario
riesci a ricordarti il tono di voce adorante?
Vuoi far cambio?! Collegaconcoliche per collegaricretinita…
thecatisonthetable (senza account su splinder)