nessun titolo
Okkkey, chiamo. Preparo la voce brrrrrrrrrrrbrbrbrbrbrrrrrrrrbrbrbrbrrrrrrrrrrrrrrrrrr (vocalizzo con la bbbrrr). Scelgo la tessitura…bassa, sisi. Bassa è suadente.
Baaaaaa…ehm, no, così è da trans. Mmmmm…salveH. Bon, questa va bene. Devo solo ricordarmi le H finali.
Faccio il numero, lo copio dalla mail che mi ha mandato. Ha sostituito parte del cognome con un numero. Nemmeno io arrivo a tanto. Se fosse il mio ginecologo mi preoccuperei, ma è un musicista, via. Okay.
Ostia, mi risponde una donna. Una donna?… ah no, è impegnato all’altro telefono (altro telefono? mah!), lo sento in sottofondo. Andiamo bene, cadenza romagnola. Bene, ce la posso fare, riprendo il tono suadente perduto (rimasto annichilito nel sentir rispondere la voce femminea).
– Salve! Sono Anna Flauta, …
– Ah ciao! quella che ha il bimbo piccolo, giusto?
Favoloso. Un curriculum spaventoso, una mail dettagliata coi miei successi discografici (?) e l’unica cosa che ha memorizzato è l’informazione "ho un pupo, quindi ho qualche problemuccio logistico".
Dice che ricorda il dettaglio perchè sensibile alla tematica.
In un nano secondo trasformo la voce "happy birthday mr president" in melodiosa ninna nanna materna, con tanto di enfasi da doppiaggio favole della Melevisione.
– …senti, facciamo così, ci vediamo martedì 18, così ne parliamo di persona, si?
Ecco, è oggi.
Mi sono preparata il discorsetto, ho le idee abbastanza chiare e le motivazioni decise.
E una gonna cortissima.
E in borsa, un grembiule infarinato da biscotti fatti in casa, che non si sa mai.
32 pensieri riguardo “nessun titolo”
ti xe un mito!
il grembiule non passerà inosservato! O era la microgonna…
Si, si. Lo so. lo so.
Non ho alcun diritto, passo solo si qui per caso, proprio per caso.
Letto e subito una fitta alla milza.
“Musicista”. ……”è un musicista”.
Ogni volta che ci si imbatte in qualsiasi mezzasega che suoni o canti qualcosa, si parla di Musicista.
Non è solo un problema di igiene linguistica, è molto di più.
Per piacere, non usiamo questo termine così, Ti prego.
Mozart era un Musicista. Bach era un Musicista.
Arbasino una volta scrisse che quando sentiva dire della necessità dei gruppi pop-rock-jazz-ecc..ecc..di assumere droghe per essere creativi disse che allora Beethoven avrebbe avuto bisogno di ficcarsi un DC9 nel sedere.
In qualche modo, questo definire Musicista anche quello che, forse (ma dico forse) potrebbe essere uno che si occupa di canzonette e simili è un dolore.
Scusa lo sfogo, so che serve a poco, ma è il nostro piccolissimo contributo odierno per migliorare il mondo.
…..tenetemi.
ciccioooooooooooooo
ma con tanti blog che ci sono, proprio qui?? e da me?!
ah questa poi. mezzasega un per di ciufoli.
anche chi scrive canzoni per bambini è un musicista. anche chi suona un gingle televisivo è musicista. anche la mia allieva del quinto anno, piccina, è musicista. i beatles eran musicisti, miles davis era un musicista. debussy lo era, stockausen (padre, e figlio) lo sono.
Io sono musicista. E non solo perchè son diplomata in musica.
Ebbasta con sto fare i fighetti, maronna. Non siamo detentori dell’arte, non siamo nessuno per dire “questa è musica, questa è merda”. Siamo solo fottuti fortunati che hanno orecchio, ritmo, e possibilità di suonare, studiare, creare musica e scriverla. E vedere il mondo con occhi diversi, forse.
E non è detto che ciò che non ci piace può essere un autentico capolavoro.
(il musicista in questione, peraltro, insegna al biennio universitario del dipartimento di jazz del conservatorio, poraccio, ….canzonette).
Okay. fine dello sfogo. v’avevo detto di tenermi!
…sulla mia carta d’identità, sotto “professione”, c’è scritto (da 13 anni) musicista.
…datemi un pennarello, che scrivo sopra “canzonettiera”….
Grandioso.
Sul serio. Non avrei mai sperato tanto.
Tanta pelosa umiltà, tanto ardore per una democratica ed egalitaria parità di sensibilità e sentimenti, e poi:
“…Siamo solo fottuti fortunati che hanno orecchio, ritmo, e possibilità di suonare, studiare, creare musica e scriverla. E vedere il mondo con occhi diversi” (e, deogratias, poi c’è un forse).
Bene, oggi sto bene.
mi sembra – a me, che musicista non sono – un semplice questione terminologica.
dal de mauro:
mu|si|cì|sta s.m. e f. AU
1 compositore di musica
2 estens., esecutore di composizioni musicali
non ci sono connotazioni di valore.
Io continuerei sulla fase Marilyn, anche perchè, diciamocela tutta, l’immagine materna va bene per i deviati eh! ;-p
P.S.
Chiudere? E quando mai!!!!
alle quattro…. non pensi che ci basti la campagna elettorale a romperci i maroni a sufficienza?
ti ci metti pure te?
hai toppato, fine. ammettilo e torna ai tuoi lidi incantati. (e ben nascosti)
gentile laflauta,
non era mia intenzione romperti i maroni (specie durante la campagna elettorale).
non penso affatto di avere toppato.
devo dire che la tua apertura al dialogo non è immensa e che la tua soglia di tolleranza non è elevatissima.
prendo atto della tua reazione emotiva ed astiosa e tolgo il disturbo.
certo di farti cosa grata.
…chi considera i jazzisti “canzonette” può andare anche a quel paese.
“e questa è casa mia…. e qui comando io…”
olè.
spacca, fla.
miss fla, ma tutti a noi? anzi, in questo caso a lei, ma pure a noi, cazzarola.
quanto al resto, il mio insegnante di improvvisazione all’accademia chigiana, sosteneva che geni si nasce, musicisti si può diventare, grazie al duro esercizio quotidiano.
mozart e beethoven erano geni, oltreché musicisti. miles davis era un genio, oltreché splendido musicista. tim buckley, suo figlio jeff, i beatles, i rolling stones e pure i nirvana all’inizio della carriera, quando a stento chris novoselic sapeva imbracciare un basso, e tutto ciò non fosse altro che perché hanno portato una certa innovazione nel mondo della musica.
tutto il resto è fuffa. certi commenti mi ricordano alcuni diplomati al conservatorio che non ascoltano altro che musica classica perchè “il rock e il jazz non fanno fine”.
ma andate a zappare la terra.
[avv, e diplomata alla chigiana]
a propos. chissà come mai i detentori di certe verità inconfutabili si prendono il permesso di andare a rompere i maroni nei blog altrui, e poi rendono privato il loro.
e il diritto di replica?
mah
[avv, perplessa]
Oh, che divertente. Rissa.
PS e comunque i blog privati io non li sopporto.
va bene.
mi sembrava di essere stato educato e rispettoso delle tue idee, ma tant’è.
resterò tale, anche in presenza di insulti e, ancora peggio, di una violenza ingiustificata ma tipica di chi pensa di possedere la verità.
quindi: mozart e beethoven geni come gli stones ed i buckley, a quel paese quelli che non riconoscono la superiore essenza del jazz, rompimaroni chi viene a disturbare (ma il blog non è pubblico ? non sei qui per questo ? vuoi solo adoranti complimenti ? ).
va bene, va tutto bene.
ma che tristezza….
allequattro, tu hai cominciato parlando di “fitta alla milza” e di “quale dolore”.
spiegaci quale violenza ti è stata inflitta.
e mi perdoni la padrona di casa per l’intrusione.
[avv]
era tanto che non passavo di qua e …… un conflitto micidiale, e mentre leggevo una enorme massa di stronzate (non tue, Fla, non tue) tamburellavo con le dita sul tavolo, quindi ….. sono un musicista !
ahahahahahaha
….è che gente così non la reggo.
Io, che suono classica, che insegno classica, che ho l’invidia di tanti jazzisti per il mio paio di diplomi, non posso più sopportare demenze simili. Gente che nemmeno comprende vagamente che debussy è il primo jazzista, che la musica contemporanea e il free jazz hanno molto da dire, e che strawinskj era ammirato degli arrangiamenti di evans, per dirne uno.
certe supremazie tra stili non posso tollerarle. non posso.
e qui è casa mia, certo. ed è un blog pubblico, certo.
ma le bestemmie non sono ammesse!
Secondo me uno/a che scrive: “Ogni volta che ci si imbatte in qualsiasi mezzasega che suoni o canti qualcosa, si parla di Musicista” senza aver nemmeno la più pallida idea di quale sia l’argomento in questione, o meglio chi/come/cosa suona/e perché non è un “semplice commentatore che passa per caso” è un superficiale sputasentenze (cacasentenze forse è maggiormente appropriato).
Però l’idea del DC9 per il “sordo” non era male…
PS: però domani Fla ci dici com’è andata. E se gli hai lasciato sugli spartiti ditate piene di farina e briciole di biscotto.
un’apocalisse momy. sono a pezzi.
era meglio maglietta jeans e scarpe da tennis.
questo ha visto i pezzi di carta. quando ha saputo che canto, mi ha paragonata a chet baker.
andiamo bene.
farò una colossale figura di merda, all’esame. solo che lui non lo sa.
ma allequattro si a quanto pare!
Da: allequattro
Oggetto: Farewell
Data: 18 Marzo, 2008 – 18:09
sapevo che prima o poi qualche sgherro sarebbe venuto fuori per guadagnare la tua simpatia insultandomi.
non ho intenzione di scendere a questi livelli con questo genere di insetti.
forse non ho usato i toni migliori, forse ho beccato la giornata sbagliata, ma non mi pare il caso di farne un dramma.
buona continuazione e addio.
…..siete tutti sgherri ahahahhaah…..
personalmente, preferisco la definizione manzoniana di “bravo”
siamo tutti bravi 😀
muhahaha
[avv griso]
#14
zappare la terra non e’ piu’ facile che suonare un pianoforte.
non e’ carino quello che hai detto.
Avv., standing ovation. Musicisti sì no, salcazz! La padrona di casa sa bene che codesto sgherro ha gusti musicali (per lei) micidiali et similari a quelli di Tamerlano. Ancora ricordo il commento ad una canzone dei Kyuss (“ma questi però potrebbero pure fare più di UN accordo!” :-D) e sa che mi esalto più per un suono svalvolato e sporco di una stratocaster che spara note semplici e dirette che per miriadi di fantastiche e matematiche variazioni sul tema. Detto ciò, posso dire agevolmente che qualcosa non mi piace (lo dico spesso), ma decidere cosa sia musica e cosa no mi pare una simpatica antinomia per qualcuno che si lamenta dell’umiltà altrui. L’unica cosa che non sopporto nella musica è la amncanza di ispirazione, la serialità, il costruito a tavolino. Dove c’è vita c’è musica, che si parli di Page, di Strummer e financo di Glenn Miller. E basta.
Per la paga da sgherro mandi pure a fermoposta, grazie 🙂
non ci capisco un h
com’è andata alla fine???
@gif, è andata che il Ministero s’è scordato di inserire, tra i nuovi corsi universitari, flauto jazz.
Indi, confidando che rinsavisca, dovrei iscrivermi a canto jazz, e fare entrambi. E fin qui.
Il punto è che ho visto i test d’esame. E il tipo mi guardava rassicurandomi, “tanto te sei già diplomata, in jazz…”. Mentre io ero in preda alle convulsioni.
Ecco. Ma ce la farò, eh, come no.
Tanto sono una scheggia come flautista.
– …già ma devi cantare…
Ostia!
Va bene tutto…..
Ma paragonare Mozart e Bach alle stelle e etelline del jazz…..mi pare davvero una cagata!!!!
Con tutto il rispetto, eh…..:)))))
…e chissà perchè tutti anonimi eh?