nessun titolo
Mik è un personaggio molto, molto strano. Organizza un giorno di prove, se è quello bon, altrimenti non si vuol rompere di chiamar tutti (ostia, è solo un trio…) per spostarle. Ogni tanto ti tratta malamente, con antipatia pura. Mi consola il fatto che, se suoniamo insieme, è perchè gli vado a genio. Ma in quanto a dimostrarlo, come dire, esprime più disappunto che entusiasmo.
Di base, gli lascio carta bianca. Lui decide i pezzi, io taccio e studio, anche se non conosco che tre pezzi del repertorio che propone. Di contro, le mie proposte che non conosce sono inattuabili per lui. Una collaborazione indirettamente proporzionale, insomma.
Suonare con lui mi mette l’ansia da prestazione. Sarà che lui mangia pane e jazz da quando è nato, con un rimorchio di cd in casa, mi parla di modi e scale che mi ricordano comunque, al primo colpo, i capitelli di storia dell’arte. Quando mi ha detto, ridendo, "basta che mi metto una maglietta a righe e sono uguale", ho riso di gusto anch’io. Ma finchè non ho ripescato una copertina di Pat Metheny non l’ho capita.
Oddio, anche guardandola non l’ho capita.
Comunque, il nostro jazz-fusion è divenuto, per forza di suoni, latin-fusion. Ogni tanto vedo Michele soffrire per una mia nota, a fine pezzo gli chiedo se ho fatto una mostruosità…. ho sempre la mania di cercare la nota più "storta", e rischio di cannarne sempre qualcuna con intenzione.
"no, beissimo, era una quarta sus su mi bemolle… col basso che scende, beissimo…."
Lo guardo spaventata, ignoro cosa voglia dire. Ma esplodo con un "aaaaah," come se sapessi di cosa diamine stia parlando.
Perchè, mi dico, dovrei saperlo. Dovrei. Mah.
Anche l’ordine dei pezzi da provare va pensato: deve scaldarsi. I pezzi suoi, che ha scritto lui, vanno solo quando è proprio in trip. Quelli romantici proprio in finale, quando si può liberare la mente e scialaqquare nelle melodie. Come in Infant Eyes, ma anche in Travel di Metheny, o Naima di Coltrane (okay, non c’entra molto, ma una concessione me la doveva dare..), o ancora il mio adorato Maiden Voyage.
E lì, il suo caratteraccio cede alla dolcezza.
Il ponte della Libertà è bloccato, stan tirando su il corpo del poveraccio inglese scomparso a San Valentino. Fugge a recuperare la morosa, io torno a casa, indosso il piumino sopra il mio orgoglio soddisfatto. Temo che venerdì sarà proprio un gran bel concerto. Temo.
11 pensieri riguardo “nessun titolo”
scialaqquare è la mia parola preferita. ogni volta la scrivo in modo diverso…
scialaqquare con due q è per gli spendacccioni con tre c.
Però sarebbe anche bello sentirti suonare, sai? E registrare un cd, un mp3, qualcosa?
quando ti vedremo su myspace?
in bocca al pupo per il concerto
lo so, son villana, snobbo my space. ma non ce la faccio a star dietro a tutto. diciamo che preferisco il blog…. chi mi vuole mi trova lo stesso.
…momy, registrare? uff, ne ho, a pacchi. Ma come dire… son gelosa delle mie cose. Ma per te faccio un’eccezione.
Ti intaso subito la posta!
Amica Flauta, ormai dovresti aver capito che nelle mie stupidaggini c’è ben poco da capire, suvvìa ;-p
Sarà un GRAN concerto, evviva!
gran repertorio, comunque. peccato che sei lontana, altrimenti verrei a sentirti. Infant Eyes col flauto credo sia da pianto inconsolabile…baci cara.
pianto inconsolabile… esatto! volendo, ascoltandomi, ci si può innamorare di me. Guitar, ringrazia il cielo che sei lontano….
ubi…cerco sempre di redimerti, è un mio difetto…
eh già…comunque ci si può innamorare di te anche leggendoti…l’immaginazione è potentissima, o no? buonanotte cara 😉
anche io sto annaspando dietro al jazz. che data la mia condizione di pianista frigida, capisci, è un’impresa. per ora, ho spartiti e spartiti di improvvisazioni trascitte nota per nota, prendo confdenza mentre studio quell’armonia assurda. e quelle scale frigie, lidie e misocazze… non ce la posso fare.
@bona, mi stai adulando?..
@mala, buona fortuna dunque…. se può confortanti, mangio pane e jazz da 11 anni, ho il diploma di jazz attaccato al muro, ma niente, i nomi dei modi son per me arabo. Un limite? a me han detto “suona, e dimentica la teoria…”
anche. sei una persona “interessante” e lo sai benissimo, o no?
baci cara, oggi, per la terza notte consecutiva, ho 4 ore di sonno sulle spalle e sono più del solito a rischio di follia. baci, ah, l’ho già detto…