Mediocre

Mediocre

 Come da tradizione, ilmio postsottol’albero2006.
 
 
         No no guarda, non hai capito.
 
Con un dito spinse più su gli occhiali da vista.
S’era preso pure il giorno di ferie. Aveva concluso le commande da qui al 2027 giusto per non aver la coscienza sporca, aveva comprato un bagnoschiuma al vetiver, che dicono faccia molto macho, sconfessando la fede per il pino silvestre, troppo da arbre magique. S’era fatto la barba in giù, in su, di lato, per poi passare un leggero foglio di carta vetrata su eventuali ruvidità mandibolari che gli fossero sfuggite. E aveva messo pure il gel. Per tre volte. Sembrava un budino.
Aveva cancellato tutti i 6 messaggi del cellulare, doveva esser lindo pure quello.
 
         no senti, non ci siamo proprio..
 
Aveva speso 15 euro per far pulire l’auto a mano. Che le spazzole strisciano la carrozzeria, e lui alla sua Punto ci teneva. Era vestito di tutto “punto”, d’altronde, con pure una cravattina della domenica che gli stava a fagiolo. Resisteva pure col primo bottone della camicia allacciato, all’inizio.
 
         te hai fatto tutto da solo. Ma figurati se io….
 
Insomma, era materialmente impossibile che lei non lo notasse: era razionalmente perfetto. L’uomo ideale.
 
         …se io mi metto con un ometto mediocre come te.
 
E adesso cosa faccio? Guardava il volante della Punto. Lo stemmino della fiat così elegante, così ex-fascio. Le linee essenziali, scarne di ridicoli e inutili vezzi. Solo in quell’auto, senza una diavolo di autoradio gracchiante. Aveva comprato pure una scatola con un’orchidea, con dentro la cannuccia per tenerla in acqua. I cioccolatini eran troppo retrò.
Lei rideva, dopo averlo malamente scaricato, e brindava con gli altri colleghi, che se la baciavan tutti, la troia, sotto il vischio. Continuava a tirar su gli occhiali, che scivolavano sulla parete sdrucciolevole del naso. C’era una conca unica, dalla fronte alle narici, sotto la neve diventava un trampolino per olimpiadi invernali di formiche.
 
Stava uscendo, lei. Si raggomitolò sotto il volante, per non farsi vedere. E lei, accortasi, ululò un grido incazzato. I colleghi pettegoli intorno, a passar col dito su quello sfregio, a guardarsi intorno. Sarà stato un balordo, un extracomunitario, uno che non sa parcheggiare.
 
D’un tratto, un fascio di luce sul parcheggio, ad illuminare come l’occhio di bue la Punto. Scendendo con decisione da primo della classe, guardando dritto per non far scendere gli occhiali, facendo trillare un mazzo di chiavi affilate davanti alla giuria dei colleghi.
 
Voleva dirle che era da mediocri lavar la macchina all’automatico, striscia la carrozzeria.
Ma ormai non lo guardavano più. Se mai l’avessero guardato.
 
Era solo un mediocre pastorello, innamorato della Madonna.
 
 
 

3 pensieri riguardo “Mediocre

  1. ma grassie girls!

    sono ancora attaccata ad una flebo disintossicante. la messa alcoolica mi ha tolto ogni lucidità.. e sono pure senza voce. ho bisogno di un serissimo caffè.

    il bocia mi ha abbandonata fino a sabato. posso far festìn tutte le sere, per dire.

    E’ che non ho il fisico per reggere.

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