la risposta che non ho dato
La vita non è di destra o di sinistra. Sento continuamente una risposta, in loop, in testa. Quella che non son riuscita a dirti mai.
Il mondo che io vedo non è destra o sinistra. Non è buoni e cattivi. E’ ricchi, e poveri. E’ imprenditori, dirigenti, politici, da un lato. E dall’altro, precari, impiegati semplici, ragazzi che sognano, che si lamentano, che si inventano.
Lodo Dio che mi ha concesso di appartenere alla seconda razza. Perchè non sono annebbiata dalla superbia di sapere cosa è giusto, perchè non ho Sky a decidere delle mie giornate, perchè non so donare affetto solo facendo regali, ma dando tempo alle persone che amo.
Io ho il tempo. Io so fermarmi. Non ho nulla, e quindi non ho nulla da perdere.
Posso riempirmi la testa di sciocchezze, come la cultura, l’arte, la musica.
Essere generosa, senza poterlo defalcare dalle tasse.
Poter essere stanca, e soddisfatta, non perchè ho guadagnato denaro, ma perchè sono orgogliosa di cosa ho costruito, e donato, ai miei ragazzi. O solo perchè ho fatto bene le mie piccole rotelle dell’ingranaggio globale.
Miseri. Miseri quegli uomini che hanno ogni risposta, hanno giudizi, opinioni imposte agli altri coi toni scurrili di chi si crede superiore. Chi aggredisce, come un grosso pitbull che ringhia da dentro una buca ai passanti intorno, che nemmeno lo notano.
Ecco, mi hai detto che tu non sei un precario come me. Con stizza, con arroganza. Come sempre, con quel tono di superiorità che qualche soldo in tasca pensi ti legittimi.
Ecco, la risposta che non ho dato: anche tu sei precario. Nella mia vita. E non t’assumo manco morta.
23 pensieri riguardo “la risposta che non ho dato”
Allora le risponderò che se ogni tanto vengo a scrivere qui, nonostante i suoi gusti apocalittici in campo musicale è perchè ne vale la pena 😉
P.S.
Nonostante ella ebbe a definirmi una specie di Che Guevara che lavora al catasto…una cosa del genere ;-D
Ello (?) non sa che era un complimento. Un po’ dinocolato, ma lo era.
Bisogna rifarla, l’incetta di magliette dalle parti dei navigli. Che già mi manca.
Ah, che ingrato che sono! 😀
Quando vuole, che tanto sa dove trovarci, eh! 🙂
splendido!
chi ti fa arrabbiare, flautin flautina?
bellissimo… e hai pienamente ragione su tante cose. si, tante…
Grande!
Sono dovuta venire fino qui…a bussare proprio alla porta di “casa tua” per rileggerti, ritrovarti.
Aspettativa per nulla delusa!
cat! mi casa es tu casa.
benritrovata… taci va, che esiste sempre modo di ritrovarsi..
beellissimo. infatti data l’impermanenza di tutte le cose, specie del soldo in tasca e anche del coltello tra i denti , cos’è che conta nella vita ? Que viva la Flauta !
@indiano, grazie!
@embolo, mi è sembrato il modo giusto per aderire allo sciopero del precariato di domani.
Non sottolineo il fatto che molti han avuto pressioni per rimanere in servizio… odio la classe al potere.
@sole, troppo buona.
è ufficiale. ti stimo.
penso che, purtroppo, lo sciopero sarà assolutamente inutile. Assolutamente…
Oddio, la precarietà.
E’ un post un po’ criptico ma la prima parte…Lei ha il tempo…bello.
Suo,
LC
Purtroppo una delle caratteristiche del lavoratore precario è proprio la sua ricattabilità e la conseguente fruibilità dei diritti fondamentali dei lavoratori, come il diritto allo sciopero.
L’unica soluzione al problema del precariato è eliminare il rpecariato stesso…
nuovi modi di dare il due di picche: “anche tu sei precario, nella mia vita”
in effetti il finale è da riciclare alla prima occasione:
anche tu sei precario nella mia vita!
(bello, bello, bello … ma immaginati la faccia del tipo …)
quasi quasi porto la conversazione sull’argomento con chi so io, solo per poter dire
anche tu sei precario nella mia vita!
(fico fico)
ciao flautì!
pilla.
Ciao sono Marcella, volevo ringraziarti per commento su mio blog, io seguo il tuo spero anche tu il mio.Un abbraccio
ehehe, bello questo post..e si, son d’accordo con te! meglio precari, ma con qualcosa di concreto in mano che non siano soldi..
già..
questo post fa davvero riflettere.
sei una tosta.
ciao!
l’importante è essere convinti di quello che si scrive… perchè un sacco di gente scrive una cosa e ne pensa un’altra. bellissimo post comunque, ma oggi non c’è la nostra precaria?
ho dato ampio risalto a questo post dai contenti pregni e coinvolgenti
miei cari, avrò tempo e modo per spiegarvi della manifestazione di ieri.
alla faccia di embolo, qualcosa abbiamo fatto, qualcosa abbiamo portato a casa. io poi ho anche riflessioni, indugi, sensazioni di incredula chiarezza in mente.
E dato che è una cosa proprio nuova, ve lo volevo dire.
Mi avete scritto dei comment bellissimi… grazie, si, mi sento proprio tosta.
ma perchè alla mia faccia?? io sono felice se ottenete qualcosa, lungi da me opinioni contrarie a ciò che avete fatto o tentate di fare. dico solo che, nonostante le promesse gridate in campagna elettorale non è cambiato nulla e nessun cambiamento è all’orizzonte. Anzi, vedo un orizzonte con molte nubi. Ma se sbaglio sono ben felice di questo…
baci fla….