nessun titolo
– senti…. posso venire anche io?
I puntini. Lui risponde con i puntini, anche se è al telefono. E si dice, adesso mi spiccio a risponderle. E sarò anche chiaro, sereno, preciso. Non me l’aspettavo, lei non mi ha mai chiesto nulla così.. magari ci ripensa. O magari, le succede quello che succede a me.
– Certo. Perchè lo chiedi?
Lei studia il tono della risposta, decide come sempre se è sincero o meno. Si dice che lui le ha risposto subito. Tranquillo, deciso, stupito, o forse se l’aspettava benissimo. L’ho chiesto d’impulso, che ne so, volevo capire, provare, non c’entrava un tubo forse se potevo venirci o meno. Boh. Forse anche a lui succede quello che succede a me.
– Non lo so. Ho preferito chiedere.
– Allora mi informo bene e poi di do i dettagli.
Silenzio. I puntini. E’ come prendersi per mano, e provarci. Se siamo ancora qui, deve esserci qualcosa sotto. Cambiamo discorso, ho dei casini in ufficio, un concerto chissà dove, la scuola.
E penso solo…. è tutto vero? Sono a riva, ho passato il guado. Esco dall’acqua, zuppa e col fucile in mano. E ti ritrovo li, zuppo e col fucile in mano. E scoppiamo a ridere.
Andiamo, che si è fatto tardi. Scusa sai, ma io c’ho i miei tempi.
5 pensieri riguardo “nessun titolo”
…due grandi amori?
Il guaio di certi uomini è che ci sanno stupire. Sempre. “Maledetti” loro…
Per fortuna le polveri saranno bagnate 😉
Macchè, uno solo, zia. Ma c’è un feroce misunderstanding tra noi.. ecco perchè non capivo.
@miki, qua quella che stupisce son io!
e bene!
brava flauta…che nuotare con un fucile in mano non è mica tanto facile!!