che notte.
Annego negli occhi dell’altro, nel cuore dell’altro, nel corpo dell’altro.
Mi aggrappo al tuo braccio attraversando strade, e discorsi, e ricordi, e mi butti a picco nel fondo della storia che non funzionerà mai, che per questo dura ancora.
Attraversa stagioni, migrazioni, tempeste, si sgretola ad ogni cambio di luna. E si riforma, come un incubo, come un miraggio. E son sempre io, e sei sempre te.
Attorno ho un drum’n’bass, luci strobo, un moijto che brucia le labbra, che massacro a morsi per non pensare. E parole, parole, parole, e a soffocarle i tuoi baci.
Come due adolescenti impacciati, come non avessimo due vite e figli e enciclopedie di storie già vissute, dietro vetri appannati, nell’agonia dello stesso respiro, ridisegnando la linea della pelle modellata dalle mie carezze, senza sfogo o irresponsabili passioni, solo …una sbornia totale di te.
E ho voglia di fare i capricci, ma non c’ho più l’età, non ho voglia che tu vada via. Dopo ci dimentichiamo questo, e ricominciamo a farci bastardi. Stanotte non vuole finire, sta immobile a vedermi lì, innamorata.
Stamane i tasti del cellulare sono piccolissimi, e il corridoio per arrivare in ufficio è più lungo di cento metri, pure in pendenza, e mi sento sbattuta come lo zabaione in una centrifuga. Ho bisogno di un paio d’ore su di una nuvoletta rosa per gongolarmi, e di un ottimo caffè.
Poi mi passa, giuro.
Giuro.
9 pensieri riguardo “che notte.”
e ce lo dice così? 🙂
(la foto, poi … )
Già, la foto…ma la Flauta chi è, dei due?
GR
@caporale, lei i miei segreti li sa..
@gatto, ma ti piaccio proprio eh?
certo che lui ha dei bei piedi. 🙂
(e tu un bell’animo)
potevi anche inquadrarci il suo sedere… si insomma, almeno facce vedè qualcosa di più!
I piedi…. ma che senso ha?!
epperò
depilati, flauta
bel post
ma signori, non è foto di mio pugno, via…. però è indicativa.
ecco. vacca boia non m’è ancora passata…… un altro caffè, grazie.
c’ero arrivata, che non eri tu, eh 🙂
a me sembrava invece di averti riconosciuto dal pelo