post sopra l’albero.
Stamane messer squonk mi ha chiesto un nuovo "post sotto l’albero".
Immagino quindi ch’io possa pubblicare ora quel che fu nel 2005. Bell’anno davvero! A voi, miei cari.
Ma perché cazzo ho smesso di fumare?
Laflauta (http://laflauta.leonardo.it/blog)
Adesso me ne starei qui sul balcone, a maciullarmi i polmoni, a guardare il fumo che disegna un film già visto, aspirare l’aroma familiare della nicotina d’adolescente, che ti entra nella testa, ti rimanda a quando avevi il mondo tra le mani, ragazzetti ai piedi, cuore e sesso confusi l’uno nell’altro.
C’è un inferno di biglie impazzite che corrono per l’autostrada, migliaia di sfigati verso casa.
Famigliole ipocrite raccolte sotto l’albero, lei impegnata a sfornare le lasagne, perché glielo fa vedere lei a sua suocera come si cucina. Lui si annoia sul divano, zapping in tv, manda l’sms all’amante e pensa a come fare a farlo tirare stasera con la moglie. Si insomma, almeno a Natale.
Bambini isterici sotto l’albero, che buoni o cattivi sanno già che è tutto dovuto.
Il bambinello sta lì, sguardo vuoto e depresso. Si, depresso: l’avete mai guardato bene? Ha quello sguardo statico, convincente come la velina che vende calzini scozzesi, intenso quanto un piatto di polenta. La Madonnina lo guarda, presto diventerà la single più famosa dell’umanità. San Giuseppe premio Oscar come miglior comparsa nella Storia.
L’albero lampeggia, con un suo isterismo mica male, e illumina le bollicine che salgono dal mio bicchiere, un prosecco di Valdobbiadene, il migliore che la storia ricordi.
E’ il Natale delle single, delle amanti, fisse o occasionali, delle compagne part-time ; delle madri “un Natale a testa”; delle figlie di genitori troppo asfissianti, grazie sto a casa mia. E’ il natale delle masochiste, che vogliono tagliare comunque il panettone, alzare un bicchiere e brindare a quell’ammasso di stronzi che ti han lasciata sola.
Si, brindi. E dedichi pure quel primo sorso amaro all’uomo a cui l’hai data la prima volta, per liberarti dal cellophane del tuo incarto di donna appena fatta. Brindi all’uomo a cui hai dato fiducia, che s’è scordato di restituirtela. Brindi a quello che invece che sposare te, ha sposato un’altra.
Esco sul balcone. Cazzo, perché non fumo più? Guardo annoiata il marasma della vigilia, mentre io non ho obblighi, non ho legami, non ho vincoli, ne’ impegni per la serata. Posso ubriacarmi a volontà, e vomitare su di un prato fino a domattina. Posso tutto, ora.
Non sento più il freddo adesso. Tutti sono dentro alle piccole celle familiari dietro a piatti festosi, vestito della domenica, adolescenti scocciati silenti davanti alla tv, sposine con la gonna al ginocchio, uomini con cravatte a stringere una faccia di plastica. Sbircio dalla finestra i vicini e il cerimoniale assurdo, regali d’obbligo sotto l’albero, sorrisi di ricorrenza. Io ne sono uscita immune.
Sono davvero fortunata.
Mi godo le mani congelate, un po’ di sadico farsi male, leggero, poco impegnativo. Un piccolo brivido, non voglio rientrare, se fumassi aspetterei di fare l’ultimo tiro, quello in fondo, vicino al filtro, quello che brucia un po’ di più. Un po’ di tristezza ancora, e l’ultima boccata, fuori, tutto fuori. E spegnere sulla ringhiera la cicca, e i cattivi pensieri.
Peccato che ho smesso di fumare. Natale sarebbe un bel giorno per ricominciare.
E soprattutto…. per piantarla.
4 pensieri riguardo “post sopra l’albero.”
e quest’anno?
Ma lo avevi fatto l’albero?
Perchè anzichè una sognare na sigaretta potevi anche dargli foco!
Sai com’è:
S’i’ fosse fuoco, arderei ‘l mondo
s’i’ fosse Dio, mandereil’ en profondo
E comunque, invitti dalla depressione natalizia, aspettiamo ancora qualcosa da ascoltare online…non per farti sentire in colpa, eh! 😉
oh, il mio concerto non è andato malaccio!
Il tuo?
ciao
sG.
Io fumo.
Poco, ma fumo.
E non faccio più propositi, da mò.
Non ti dico che tia chiamo: lo farò a sorpresa.
Concedimelo…
Daniele