Ogni tanto ci si guarda, a quello che c’è qui dietro. Si rimpiangono i capelli tagliati, i vestiti buttati, figuriamoci le strade abbandonate.
E io, a sprazzi, ci penso. Non ho timore di dirlo.
Un po’ per l’orgoglio che batte (ah come avrei preferito scene disperate, imploramenti e giuramenti, e minacce di suicidio… così, giusto per il gusto di), un po’ perchè, insomma, mi sembrerebbe dovuto.
Penso ad un marito che molla tutto, e quando torna dalla moglie, che aspettava da mesi quel ritorno, lei gli sbatte la porta in faccia, con gusto.
Insomma, mi volto, coi dovuti rischi di acquire nuovamente la rabbia, ma senza alcun ripensamento o rimorso o vago senso di pentimento.
E cosa vedo? Un deficiente.
Rido, e torno a guardare avanti. Che domani mi porti al giapponese. E se non fosse solo uno dei tuoi immensi meriti, ti adorerei solo per quello.
Un pensiero su “”
Mai guardare in dietro e mai rimpianti, ottima gestione !
Un in bocca al lupo per il futuro … o in … c…o alla balena .. o etc .. !