Giant Steps
Si, lo so, ho latitato enormemente. Una certa noia di lettura, una certa incapacità di scrittura, o semplicemente inibizione, qua ci si aspetta un po’ troppo da me… come se dovessi scrivere solo perle. Le perle non le puoi mettere sul vestito di tutti i giorni.
Sto bene, si, benissimo. Periodo dedicato, noiosamente per chi mi vive intorno, solo per la musica, il mio corso, le lezioni, i crediti, gli esami, le armonizzazioni da fare, i pezzi da provare, gli appunti da sistemare.
Essendo una specialistica, non sono nemmeno una matricola.. sebbene mi senta incredibilmente tale.
Ho addosso quel manto di stanchezza che rasserena, ti fa sentire in pace, stai “costruendo”, stai investendo tempo ed energie per dei risultati piccini ma continuativi, che fanno bene.
Come la lezione di pratica pianistica. Il mio docente ha un’anda vagamente misogina, ero seriamente preoccupata, soprattutto perchè dopo le poche lezioni quando avevo quattro anni con la mia nonna austroungarica (bacchettate sulle dita etc) avevo rigettato ogni tentativo di studio sul piano che non fosse il vago zumpapa per accompagnare le allieve di canto, o per pescare il giro armonico di un pezzo. Ho studiato come una scema per dare una “prima impressione”, conscia della tradizione del “più studio-più andrà di merda”, e con immane stupore è andata bene. “Hai delle mani bellissime”, ha detto, commentando l’esecuzione del mio scarno arrangiamento dello standard. Sto ancora gongolando.
Si, scemenze. Piccole scemenze.
Me ne sto nel mio angolino a godermele, senza riuscire a condividerle. Mi sento scema, solo a raccontarle…Gli amici non musicisti mi guardano con affetto, annoiati ma fingendo interesse per cose lontane da loro mille liglia. Gli amici musicisti invece mi ripetono “ma cosa studi ancora a fare”, con una sincera incredulità nei confronti del mio entusiasmo “adolescenziale” per poter studiare ancora sempre le “stesse cose”. Come se si potesse “esaurire” le cose da imparare.
Sarà che mi ostino a pensarmi ancora una flautawork’nprogress, o forse sono un’egocentrica che pensa di poter migliorare ancora, in un’età in cui si dovrebbe essere già “sistemate”.
Io ero pur sistemata, eh. E’ sta cazzo di idea del jazz che mi son messa in testa diec’anni fa che ha scombinato tutto… Complicandomi la vita.
Ecco qui, passo le mie giornate a pensare a quello, a organizzarmi lo studio, con libri in borsa, ipod con le registrazioni delle lezioni, fogliettini di “cose da ricordarsi di studiare”. Anche perchè la mole di lavoro implementa ad ogni nuova lezione, per ogni materia.
Penso sia giusto, una volta ogni tanto, pensare a se’ stessi. C’è chi si da allo shopping, comprando scarpe improbabili magari, io invece amo complicarmi la vita con avventure nuove.
Forse perchè riempiono altri vuoti? Mah. Non so.
Alla mia vita, ora come ora, darei un 8. Complessa, stressantissima, intricata di troppi impegni. Ma adoro poter appoggiare la testa al cuscino, la sera, e crollare nel sonno immediatamente, sapendo che ho “costruito” il mio pezzo di strada anche oggi.
Suppongo di avervi annoiato… ma ripeto, oggi niente perle, solo i jeans di tutti i giorni, quelli che accompagnano i miei passi.
I miei passi in salita, col fiatone, eppure ostinandomi a fischiettare una musichina che fa così….
6 pensieri riguardo “Giant Steps”
“oggi niente perle” ??? … no, non sono daccordo proprio per niente
Oggi LaFlauta non ha scritto un bel racconto, un post triste o divertente o arrabbiato, niente metafore, niente guadi o retromarce
No … oggi è stata Anna a scrivere, e io … io non mi sono affatto annoiata ad ascoltarla … io penso che abbia scritto una delle pagine più belle … io vorrei abbracciarla e dirle “Non ti fermare, vai avanti, non smettere mai di pensare “posso migliorare ancora e ancora e ancora” …”
Un bacio Anna 🙂
grande flauta. è così che si vive, davvero. (un consiglio: come la vedi una trentatreenne che vuole iniziare il conservatorio, avendo fatto solo l’esame di teoria e solfeggio a venezia diciannove anni fa…?)
…direi che non puoi per limiti di età.
A meno di non entrare al triennio (se hai una maturità, la licenza di teoria dovrebbe bastare) dopo una prova di ammissione un po’ impegnativa, , e cmq a seconda dello strumento. Se vuoi mi informo.
grazie (perlomeno la maturità sì, c’è) 🙂 suono il violoncello, comunque.
belli i tuoi jeans di oggi, però!
🙂
grazie cara… sebbene siano a vita bassa (e la mia vita in realtà mira molto, molto in alto, tzè…)