due giorni con la mamma
La mia mamma e io siamo andati al cinema. Abbiamo fatto una corsa, ma siamo arrivati in tempo. Eravamo quasi soli nel cinema, le ho tenuto la mano ed ero contento, ma la mia mamma di più. Guardava me invece del film, o forse guardava me perchè le immagini si riflettevano sul mio viso e così faceva due cose in una. Mi ha detto che sono il suo migliore amico. Dice così perchè sa che così lo so che non sta con me per dovere, perchè è una mamma, ma perchè insieme ci divertiamo. E’ proprio pazza, glielo dico sempre.
All’intervallo siamo andati a comprare un sacchetto con le caramelle, le abbiamo scelte dalle vaschette, quelle frizzantine e quelle gommose, un po’ di quelle che piacciono a me e un po’, ma meno, quelle che piacciono a lei.
Il film era tanto bello. Qualche scena avevo paura, ma c’era la mia mamma tanto. Poi siamo andati nel ristorante dove ogni tanto va a suonare, e lì abbiamo mangiato benissimo, è il più costoso di Mestre secondo me. Un tavolino io e lei, come due fidanzati. All’entrata c’erano due nostri amici musicisti, che mi hanno detto che somiglio tanto alla mia mamma. Lei ha detto che no, sono tanto meglio io, ma non è mica vero.
Ho mangiato le tagliatelle col ragù bianco di cinghiale. Tantissime, ma buone, e intanto ho raccontato alla mamma delle storie, dei racconti. Le ho detto del libro di Geronimo Stilton che il nonno mi aveva appena comprato, ero già alla pagina 12. Poi il giorno dopo non è andata in ufficio, per stare con me, e siamo andati a Possagno a vedere il tempio di Canova e la mostra, gipso e qualcosa, insomma, c’erano le statue grandi e la mano del Canova, quella vera, che faceva anche un po’ schifo. Poi in macchina ho letto alla mamma un altro po’ del libro mentre guidava.
Poi siamo andati in un negozio di strumenti, graaaaaandissssimo, pieno di chitarre e di batterie, e lo abbiamo girato tutto perchè volevo vedere tutte le batterie, e la sera la mamma aveva una prova, il batterista ha rotto una bacchetta e me l’ha regalata. E siamo tornati a casa, e in macchina le ho detto che ho finito il libro, tutto in un giorno!!, e che mi inizia a piacere l’italiano.
La mia mamma era contenta anche se non ha detto niente. Chissà cosa pensava, quando stava con me. Però, secondo me, si è proprio divertita.
6 pensieri riguardo “due giorni con la mamma”
Bacio ad un bimbo davvero fortunato, che non vedo da un sacco ma a cui voglio un mondo di bene …
(vabbeh, bacione pure alla sua mamma 🙂 )
Gabry è un mito…proprio come la sua mamma….anzi…di più!!!!
la mia mamma è bionda, però io le voglio bene lo stesso.
bella Gabry
anche la search si fa bionda, eh.
il nano è un’apoteosi, ecco cosa. ah si. …okay, son di parte.
come diceva e dice ancora mia figlia: mamma senza me non si diverte….Ed è vero.