PS: ma ieri com’è andato l’incontro con le maestrine?
@momyone
In sottofondo, il soundtrack di Guerre stellari.
Mamma flauta ingaggia il dott. flauta padre, in versione nonno, che con la sua bonaria diplomazia può solo esaltare le doti di cattiveria della figlia in questo frangente.
"Dunque, parliamo di Gabriele"
Risposta della flauta, con medesimo tono: "Dunque, parliamo delle maestre".
E qui, si scatena l’inferno.
Come nella più epica Ballarò in clima preelettorale, volano insulti mascherati da sarcasmo, accuse reciproche e rimbalzo di responsabilità. La "signora maestra" (e la smetta di chiamarmi signora maestraaaa!!…eheh….) si svela per la stronzaggine che ho sempre riconosciuto dietro i suoi modi falsamente cordiali. Ah se la pensa così vada a protestare dal dirigente, dice alzandosi, tutta inviperita.
Poi si risiede, ricordando che per l’appunto avevo chiesto un confronto proprio alla presenza del famigerato capoccia.
Aggressiva e arrogante, non si arriva alle mani perchè, temo, sospetti di prenderne di più.
Le colpe vanno al numero elevato di bambini della classe, all’esaltazione dei facinorosi, al clima che sta cambiando, al Ministero, fino al governo che ora ci governa. E’ colpa di Berlusconi, via, se il Gabry non ingrana a scuola.
E mica è una mia esagerazione. Ce l’aveva col governo. Con relativo stridio di unghie sugli specchi.
Letteralmente, mi sfogo. Gliele dico tutte. Da quanto le ritengo incapaci, dallo scaricamento sulle famiglie dello svolgimento del programma, dal menefreghismo se metà classe (oh, metà, mica due tre) sono in reale difficoltà, mentre la quasi totalità dev’essere seguita quotidianamente (dopo un tempo pieno) se non addirittura con l’ausilio di insegnanti privati. In terza elementare.
Va’, non le elenco tutte. Di fatto, le ho messe al muro. Ho attivato la mia spada laser fucsia e sciabolato con la maestrina di italiano, che con la sua verde fluo cercava di colpirmi a suon di odio e stizza di offesa personale. Una lotta all’ultimo burocratesissimo attacco.
– Ah beh, lei mi considera incapace?…
– Esatto.
La maestra? Blu. Con striature violacee, direi.
…alla fine, mah, sa, in fondo Gabriele sta migliorando, insomma, è in netto recupero. Deve avere pazienza, noi facciamo il possibile, insomma, non ci son mai stati problemi. E come no. Adesso magicamente inizierete a seguirlo, forse, e i suoi voti "magicamente" miglioreranno?
Bene, almeno ci siamo capiti. Guerra aperta. La prossima volta non avrete più il coraggio di dire "beh, se non hai capito ti fai spiegare da mamma". Ah si.
… è stato il modo migliore?
Io farei l’esaltazione del litigio, in certi casi. Dirsi le cose selvaggiamente in muso può essere, dopo il fallimento di stoici compromessi e diplomatici accordi, un modo per scuotere una situazione.
Ammetto che prima di agire a tal modo, ho riflettuto a lungo. Le conseguenze però non sarebbero state mai peggiori della realtà.
La soddisfazione di non dover più mimare ruffianerie varie? Non ha prezzo.